"Dicembre è un fiume che viene da lontano, da chissà quale allegria, da chissà quale colore. Ci porta la sua acqua miracolosa. E noi lo riempiamo di presepi, di comete e candelabri che navigano verso il sole. Dicembre è un albero dalle minuscole foglie,è un pane dolce ma è anche la solitudine di chi aspetta al freddo con un lungo fiato di alcol nel suo cuore. Dicembre è l’aroma della polvere pirica nella nebbia, è un giradischi con una vecchia canzone.“Se ne va dicembre, è già l’anno nuovo”.Dicembre è una folla: la vecchia prega il bambino piange…Alcuni ragazzi ballano, alcuni cantano, un altro vuota un bicchiere di liquore. Dicembre è l’abbraccio profondo di chi torna da un posto lontano macchiato di nostalgia e solitudine, è la mezzanotte annunciata da un suono di campane attenuate dagli scoppi dei fuochi d’artificio in un cielo a colori. In questa folla ci sono grida, promesse parole di esultanza…Con questa folla dividi la speranza. In questa folla mutevole c’è il tuo volto, c’è la tua voce.“E senti che tutto finisce, che scorre la vita, che corrono gli anni, che se ne va dicembre”. Il giradischi non smette di suonare. Ieri un uomo ha seppellito il figlio morto. Oggi da solo viene a piangerlo. Il vento della notte si fa più intenso. La pioviggine cade senza sosta."marco antonio madrid