Tokio Hotel

PERCORSO DI UN GRUPPO FENOMENO


Fin dall’infanzia, i quattro membri dei Tokio Hotel sono stati immersi nella musica. Grazie al lavoro e al talento, sono riusciti a diventare i numero uno nel loro Paese. In attesa di andare alla conquista del mondo intero!Nella famiglia Kaulitz, la musica è sempre stata presente, almeno da quando la mamma dei gemelli Bill e Tom si è risposata con Gordon Trumper, il chitarrista di un gruppo rock che si è formato sui palchi della zona. Direttore di una scuola di musica, Gordon li ha iniziati molto presto a diverse sensibilità musicali e Tom ha ricevuto la sua prima chitarra a sei anni. Dal canto suo, Bill è più interessato alla scrittura e non si sente attratto da nessuno strumento. Più tardi, proverà a mettersi alla pianola per migliorare il suono del gruppo, ma lascerà perdere ancora prima di aver imparato a padroneggiare lo strumento. Malgrado tutto, i due fratelli imparano ad usare il sintetizzatore del loro padrino per ricreare il suono di strumenti che non sanno suonare. Ma per fare del rock, serve più di una chitarra e di una voce. Allora registrano i ritmi della batteria, a cui aggiungono i motivi del basso. Poi trasmettono questo accompagnamento in play-back in modo da poter suonare e cantare dal vivo. Il risultato è un po’ sgraziato, ma Bill e Tom se ne fregano. Si divertono come pazzi, anche se non condividono gli stessi gusti musicali. Bill è attratto da cantanti come David Bowie o Nena (superstar tedesca), mentre Tom non ascolta altro che AC/DC e altri gruppi di hard rock.2001.. L’incontroAll’età di nove anni, i due fratelli cominciano a fare piccoli concerti in occasione delle feste del paese e quelle scolastiche. Acquisiscono così, dalla più tenera età, l’esperienza del palcoscenico, un’esperienza che spiega la loro incredibile disinvoltura di fronte al pubblico oggi. Suonano regolarmente in un locale di Magdeburgo dove i giovani musicisti della regione partecipano a dei piccoli concorsi, una sorta di “Nouvelle Star” su scala locale.Durante una di queste rappresentazioni, sono notati da un musicista di poco più grande di loro, Gustav. Batterista di formazione, quest’ultimo è impressionato dal brio dei due fratelli, ma è sconvolto dal fatto che hanno un semplice sintetizzatore al posto della batteria. Torna a vederli il giorno dopo con Georg, un bassista che frequenta la sua stessa scuola di musica. Alla fine dello spettacolo, i due compagni fanno un calcolo: da un lato ci sono un batterista e un bassista, dall’altro un chitarrista e un cantante. Sommati, fanno un gruppo rock! Dal loro incontro nasce subito un’intesa e si prende subito la decisione di formare un gruppo. Per farsi conoscere useranno un nome inglese: Devilish ("demoniaco" in italiano). Cominciano allora a comporre le loro prime canzoni: Bill si occupa dei testi e Tom prepara le basi melodiche. I testi di Bill affrontano temi come la crisi adolescenziale, la ricerca di identità, la paura del futuro, l’incomprensione del mondo degli adulti, la ribellione nei confronti di qualche imbecille che vuole imporsi sugli altri… Un universo piuttosto semplice, ma decisamente realista. Non ha niente a che vedere con il “Io ti amo, tu mi ami, ci amiamo…”, cose che uno si aspetta sicuramente di sentire dalla bocca di un preadolescente.Hanno cominciato a fare i loro primi concerti molto presto. Bill e Tom non avevano che 13 anni, mentre Georg, il più vecchio, solamente 15! Ogni week-end i genitori davano il loro contributo per trasportare i ragazzi e tutto il loro materiale nel posto in cui si sarebbero esibiti. Di bene in meglio. I quattro ragazzi sentivano veramente che stavano diventando un “gruppo”, anche se all’epoca, nessuno di loro pensava davvero che questa esperienza avrebbe portato ad una carriera musicale. Hanno registrato a loro spese un CD, facendone trecento copie per venderle alle loro rappresentazioni. Oggi questo CD è un oggetto da collezione molto ricercato tra le fan dei Tokio Hotel!2003… La scopertaNel 2003, Bill ha partecipato all’equivalente tedesco della trasmissione “Nouvelle Star” e, sebbene non ne sia uscito vincitore, è stato notato da Peter Hoffman, uno dei produttori. Impressionato dalla sicurezza di questo adolescente di appena 13 anni, Hoffman decide di seguirlo al più presto. Riconosce in Bill un vero talento che la giuria della trasmissione non ha notato. Si reca dunque a Magdeburgo, la città dove i Devilish fanno la maggior parte delle loro esibizioni, per vederlo sul palco. Là, scopre il gruppo e decide sul campo di invitare i ragazzi a registrare una demo di qualità professionale nel suo stesso studio. Bill, Tom, Georg e Gustav credono di sognare. Hoffman chiama alla riscossa altri tre produttori, tra cui David Jost, che aveva lui stesso fatto parte di una boy band. Insieme canalizzano l’energia e il talento del gruppo, fanno loro apprendere le tecniche di studio e sviluppano i “loro” Tokio Hotel, anche se in quel momento non era ancora il nome ufficiale. Tutti ritengono che Devilish non sia un nome orribile, ma i ragazzi preferiscono presentare uno pseudonimo che suoni più tedesco. D’altra parte, cantano in tedesco!In pochi mesi il gruppo fa dei progressi notevoli e registra una quindicina di brani i cui testi e musiche sono scritti in collaborazione con i produttori. Dodici canzoni sono selezionate per apparire sul primo CD del gruppo. Il gigante della musica tedesca, BMG, è contattato perché prenda il gruppo sotto le sue ali. Interessata, la BMG apre le negoziazioni e propone “Schrei” come nuovo nome del gruppo, un nome di sicuro ispirato da uno dei titoli chiave dei CD. Ma in quel momento, il colosso della musica è impegnato in una fusione con la Sony e il progetto viene sospeso, fintanto che le operazioni di unione sono in atto. Hoffman si rivolge allora alla Universal Music che stipula immediatamente un contratto col gruppo. La BMG si mangerà le mani per molto, molto, molto tempo…2005… Nascita dei Tokio HotelSotto la pressione della loro casa discografica, i quattro ragazzi alla fine scelgono un nome. Sarà Tokio Hotel. “Tokio” perché è una città conosciuta a livello mondiale e li ha sempre affascinati. Il nome sarà scritto alla tedesca, un modo per rivendicare le radici del gruppo. Quanto a “Hotel”, il nome è scelto perché, tra le altre cose, suona bene con “Tokio” e i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo negli hotel. Quanto meno, “Tokio Hotel” suona meglio di “Berlin Auberge”! L’associazione delle due parole forma un nome originale, facile da pronunciare in tutte le lingue. D’ora in poi il gruppo ha un nome.Nel 2004 i quattro ragazzi erano stati notati grazie alla demo della band, custodita dalla BMG, dal direttore capo di Bravo, indispensabile rivista di tutti i ragazzi tedeschi. In quel momento, il giornalista Alex Gernandt comincia semplicemente ad amare ciò che sente. Con i titoli “Schrei” e "Durch den Monsun”, lui “sente” già il successo. Quando viene a sapere che i membri del gruppo hanno tra i 14 e 16 anni, gli prende un colpo, e quando scopre il look infernale di Bill e Tom, sa di avere tra le mani una vera bomba musicale e mediatica. Ma per alcuni mesi, non sente più parlare del gruppo e pensa che la loro avventura sia già terminata. Il suo fiuto lo ha abbandonato?2005… L’esplosioneNell’estate del 2005, Gernandt viene contattato da un responsabile della Universal che vuole fargli sentire un nuovo gruppo originario di Magdeburgo… Con il sorriso sulle labbra, Gernandt domanda: “Non è che per caso ci sono dei gemelli nel tuo gruppo?”. Il collega della Universal rimane a bocca aperta! Come poteva Gernandt aver sentito parlare di quattro giovani sconosciuti? Il giornalista incontra allora i quattro ragazzi e decide di fare un patto: propone ai Tokio Hotel un lancio mediatico di grande impatto su Bravo, che deterrà l’esclusiva delle foto e delle informazioni per qualche mese. Affare fatto.Nel luglio 2005, come piccola prova, Gernandt fa pubblicare su una mezza pagina una prima foto del gruppo. Da quel momento, nessuno ha ancora mai sentito parlare dei Tokio Hotel. La reazione dei lettori e soprattutto delle lettrici è immediata: decine di SMS e di lettere invadono la redazione per saperne di più! Un mese più tardi, i Tokio Hotel sono sulla copertina di Bravo. Il loro primo singolo non uscirà che tra un mese, ma le vendite della rivista decollano in modo impressionante… Da allora, la macchina è messa in moto e niente la fermerà.Quando il loro primo CD viene posto sui bancali, decine di migliaia di adolescenti lo aspettano già. Il titolo si catapulta in testa alle vendite! La stessa sorte sarà riservata all’album, qualche settimana più tardi. Nell’arco di un mese, i Tokio Hotel sono passati dalla condizione di sconosciuti a quella di star numero uno della musica tedesca. Seguono l’Austria e la Svizzera, poi la Francia – un’impresa che nessuna canzone tedesca era riuscita a compiere con l’eccezione della mitica “99 Luftballons” di una certa Nena…La prossima tappa è il mercato anglosassone con dei brani nuovamente registrati in inglese per l’occasione. Se i Tokio Hotel decollano anche là, avranno fra le mani il mondo intero!