Tokio Hotel

SOUND GENERATOR


La più grande band di cui si sia mai sentito parlare in Inghilterra, parla a Sound Generator della sua strepitosa ascesa.Matthew Sheret si sente decisamente vecchio quando si siede in parte a Tom, Bill, Georg e Gustav su una delle panchine che circondano il porto di Chelsea per parlare della loro carriera multi-platinum, il tutto all’età di 18 anni.Voi ragazzi siete… davvero giovani! Raccontateci un po’, come siete arrivati a questo punto?Bill: Io e Tom facevamo musica da molto molto tempo. Abbiamo cominciato a 7 anni a scrivere le nostre canzoni. Tutto si è svolto molto in fretta: dai piccoli palchi di feste private e matrimoni o feste cittadine per piccoli paesi e altre cose di questo genere. Abbiamo incontrato gli altri due circa 7 anni fa in uno dei principali locali in cui suonavamo e loro si conoscevano già dalla loro scuola di musica. Quando ci siamo messi insieme, avevamo bisogno di un bassista e di un batterista, per cui il loro arrivo è stato perfetto. Siamo andati subito d’accordo, avevamo la stessa visione delle cose e allora ci siamo messi insieme.E’ stata dura abituarsi a tutta questa attenzione?Tom: Certo, ci ha colpito profondamente ed è stata una grande esperienza. Devi sapere che il nostro primo singolo è andato direttamente alla #1 nelle classifiche tedesche. Da quando è uscito “Durch den Monsun”, tutto è cambiato per noi. All’improvviso ci esibivamo su grandi palchi, sapevamo poco e non avevamo esperienza. Ci siamo abituati a queste situazioni. Abbiamo avuto brutte e belle esperienze e ci è servito diverso tempo per crescere in questo ambiente. Non ci abitueremo mai ai paparazzi, a quelli mai. Per il momento siamo molto felici. Viaggiamo per il mondo. Siamo appena tornati dal nostro primo tour europeo che è stato davvero illuminante sia per la nostra carriera, sia come musicisti: è stata la più grande cosa che ci sia mai capitata. Adesso non si tratta di abituarsi ad una situazione, ormai la viviamo e ci godiamo ogni secondo.Quest’album, “Scream”, è stata la vostra prima registrazione in inglese. E’ stata dura?Bill: Suppongo di dover rispondere io a questa domanda, dal momento che gli altri non hanno avuto alcun problema nel fare l’album in inglese, haha. Ad essere sinceri è stata una grande sfida per me e anche per i ragazzi: è stato un grande passo avanti fare un album in inglese perché abbiamo sempre fatto musica in tedesco: Ho sempre scritto i testi in tedesco, ho sempre cantato in tedesco, quindi è stato un grande grande passo per me cantare in inglese e mi ha dato una sensazione strana. Abbiamo preso questa decisione perché i testi sono molto importanti per noi e volevamo davvero che le persone capissero cosa cantiamo perché non puoi aspettarti che in ogni Paese le fan si siedano a tradurre i tuoi testi. Sono un grande professionista, quindi ho passato diverso tempio in studio perchè volevo davvero che il mio inglese suonasse bene. Non volevo sembrare un tedesco che prova a cantare in inglese, volevo suonare come uno di qui. Ne sono molto orgoglioso, tutti lo siamo. E’ un misto tra il primo e il secondo album tedeschi.Tom: E’ come scrivere una nuova canzone. E’ dura fare la traduzione parola per parole delle canzoni, per cui ha richiesto un grande impegno.Che cosa vi aspettate adesso?Bill: Tour, tour, tour. Andremo in molti Paesi dove non siamo ancora stati e lì faremo delle promozioni, ma al momento il nostro principale obiettivo è davvero l’Inghilterra perché il 27 di agosto esce “Ready, Set, Go!” e per una band tedesca avere successo qui è davvero un passo molto molto grande. E’ questo su cui ci stiamo concentrando al momento.Tom: La seconda grande cosa per noi è la continuazione del tour europeo: abbiamo fissato date extra in Paesi in cui non siamo ancora stati, come Olanda, Francia e Russia. Tutto comincia ad ottobre.Che cosa state ascoltando in questo momento ragazzi?Tom: Bhe, io ascolto tutto il tempo l’hip-pop tedesco, che è davvero molto lontano dal nostro stile e quando ascolto delle band, ascolto le nostre canzoni, hahaha.Gustav: Io preferisco una musica più pesante: Metallica, System of a Down e cose del genere.Bill: Un po’ di tutto. Mi piacciono molto i Placebo e i Coldplay, però dipende dal mio umore.Georg: Sto ascoltando tanto “Underclass Hero” dei Sum 41.Intervista Fotine, cliccateci sopra: