ALICI IN TORTIERA

Quando sono stato depresso.


Ci sono sette anni nella mia vita diciamo cosi' fra l'inoltrata giovinezza e la maturita' che hanno segnato come uno spartiacque . Mi hannno modificato nel modo di sentire e agire quasi senza che me ne rendessi conto .Non voglio annoiare nessuno raccontando di me cosa che in un ''salotto buono'' come questo sarebbe disdicevole .Provo a raccontare qualcosa, ma per fortuna potete smettere di leggermi se vi sentite troppo rattristare o demoralizzare:Ricordo quegli anni come straordinariamente ricchi interiormente, in contrasto con la demotivazione provata per le cose dell'esterno.Qualcuno la chiama Morte Grigia, ma non e' cosi''....quel che ho pensato e meditato in quel lungo periodo me lo sono ritrovato quasi come attuato dopo. Come se fosse stata una pausa di riflessione per un motore che era andato sempre accellerato e che fisiologicamente, era ora, segnava il passo.Questa e' la ragione per cui mi e' carissimo  Otto e Mezzo di Federico Fellini che ci narra una non storia, quella della depressione di un 'artista che non riesce a conciliare aspirazioni, esigenze, necessita'operative e, soprrattutto affetti con ''un film che deve fare'', un impegno totalizzante insomma.Le scene assumono un ritmo parossistico ed irreale, inframmezzato da un sogno straordinariamente reso dalle atmosfere del bianco e nero, per poi dileguarsi in un poetico e straordinario girotondo che mi torna alla mente in qualche flash di quegli anni che ho quasi completamente rimossi .