ALICI IN TORTIERA

Il "Salotto"...


"La stanza per gli altri".
Una volta per noi il "Salotto" era la stanza  preclusa per eccellenza, passata a cera con il suo leggero e simpatico tipico profumo commisto a muffa. Un luogo eternamente pulito e periodicamente ripulito fino all'ultimo granello di polvere ma praticamente disabitato per la maggior parte dell'anno.Doveva rispeccchiare il "Decoro" e "l'Apparenza economica",  molte volte lontane dall'effettiva disponibilita' in solido.Noi figli ci eravamo ammessi solo come comparse fugaci e solo durante qualche visita, non a tutte. Assistevamo all'ingresso un po' teatrale e dosato dei vari componenti familiari in ordine crescente d'importanza, mentre le mamme accoglievano gli ospiti.Si parlava e si parlava, con tutto il gusto ed il piacere della conversazione. Ci doveva quindi esserci sempre presente un personaggio che '' tenesse '' la conversazione e ne dirigesse gli argomenti, evitando punte scabrose o dribblando su involontarie allusioni a qualche presente .Anche la luce era soffusa, quasi ad accompagnare una conversazione mai concitata o accesa. Non mancavano mai la nota francese, quella inglese, piuttosto che l'esotica, per spruzzare qualcosa di diverso su quel mondo un po' troppo "fané".Venne poi un certo Mario Capanna col megafono e quel salotto, che aveva costituito scala di valori e metro di misura fra ordini e gradi diversi di quel tipo di societa', fu spazzato via. Le povere "Sciure" e "Donne nostrane" si sentirono spaesate, regine spodestate, sovrane private delle loro piccolissime corti.Era inevitabile: la donna si stava emancipando. Iniziarono a comparire i supermercati, poi i surgelati e le domestiche diventarono "donne ad ore", e non si era ancora alle cingalesi, le living room ed infine gli open space.Vien da pensare a Rascel  nel suo Policarpo de' Tappetti quando da  scrivano si deve trasformare in Dattilografo.Ho scritto questo perché non riesco a capire se questi nostri blog sono piu' simili ai "salotti buoni" delle nostre nonne o agli "open spaces" moderni. Mi si dira' che alcuni lo considerano in un modo chi nell'altro, ma questa spiegazione non mi convince . Si fa strada piuttosto un'altra impressione: il blog e' una sede "contenitore" di Luoghi Interni Esistenziali e, come tale, vorrebbe aver la pretesa di nitore formale e contenimento, ma in realta' riflette il magma di come siamo giorno per giorno.Insomma, un salotto "buono" nelle intenzioni ma nel quale entriamo molto molto spesso e magari senza le pattine per la cera!O tempora, o mores!