viaggiointrospettivo

ESTATE


Sotto l’ombrellone  (prima puntata)Fortunatamente usufruendo gratis di una villetta al mare (proprietà dei suoceri), non sono tra quelli che la domenica mattina carica l’auto tipo “marocco’s car”: sdraio, ombrellone , frigorifero, secchielli, palette, la nonna sul sedile posteriore, il passeggino del piccolo di casa, e magari anche il pastore tedesco ( che fai lo lasci a casa?). la fiat punto di seconda mano diventa un tir (te l’ho detto di comprare un portabagaglio!) e così attrezzati prendono la via del mare sfinendosi in estenuanti file sotto il solleone di luglio.La mia mattinata domenicale al mare (molto più soft) prevede la passeggiatina in riva al mare con la mia cagnolina verso le sette del mattino; mi inebrio del salmastro che offre il mare appena lasciato dall’alba, rientro e mi offro una mega colazione. Appena sistemate le piccole incombenze casalinghe, infilo il prendisole, prendo la borsa per la spiaggia e ci infilo dentro: telo mare, borsellino con gli spiccioli e due cellulari (..che non prendono mai!! Adesso c’è il ponte wind..quando avevo wind c’era il ponte tim..mettetevi d’accordo!!), un buon libro di quelli istruttivi (che non leggerò), e vado..Tappa obbligata: l’edicola. Scelgo il settimanale del momento (naturalmente quello con il gadget del quale posso farne a meno ma a cui non so rinunciare anche se mi costa 10 euro) e finalmente arrivo in spiaggia. Saluti di rito: Giada, la proprietaria, allegramente incinta del terzo figlio il bagnino, l’assistente bagnino, i vicini di ombrellone. Sistemo l’asciugamano sul lettino, provo ad ungermi con la crema solare ( protezione sei ma tanto mi scotto lo stesso) e riesco ad ottenere uno splendido effetto impanatura.. finalmente mi stendo, il lettino rigorosamente rivolto a riva e dietro gli occhiali ( da vista e da sole ) osservo il resto dell’umanità bagnante fingendo la lettura del giornale.. L’ingegnere, ( settantenni portati egregiamente) fa la sua corsetta sulla battigia, il costume (del jurassico ) è quasi ascellare, mi sorride e saluta con la mano e mi urla: “una corsetta? Su! Su! che non è troppo caldo! “ ( corsetta?? Non ci penso neanche! )..mi limito a ricambiare il saluto.Ecco le tre signore, amiche da una vita che ciagolano senza ritegno , deprecando i costumini striminziti delle signorine . gesticolano e ciagolano nei loro castigati costumi interi al massimo farciti da un fiore che dovrebbe essere una rosa ( orrendo! ) , e assalite dall’afa si avventurano nelle acque (alte circa 10 cm..) piano, con attenzione e circospezione…si sa il mare è insidioso (anche se piatto come l’acqua nel bicchiere! ) ed eccole cimentarsi in un allegro sguazzare che assomiglia più ad un bidet collettivo.