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Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 12 Giugno 2006 da AlidellaSperanza

Parlo della sofferenza.
Posso scegliere se parlare della sofferenza in termini generali, astratti e spersonalizzati riducendola ad un concetto, e  condividerlo poi con voi, oppure forse (???) posso condividere la mia esperienza di prima mano al riguardo, con quel poco di consapevolezza che ho.
La prima scelta soffre di varie gradazioni di "egoicità" ("interruzione patologica di contatto" con gli altri, per cui  vivo la rappresentazione che mi sono fatto della realtà invece della realtà stessa di questo momento reale, qui ed ora) ed in questo modo la tengo a bada e ne tengo a bada la vergogna intrinseca.

Scelgo la seconda alternativa ed alzo il rischio ma anche il livello della mia condivisione.

La sofferenza è la prima nobile verità del Buddha, molto difficile da realizzare al livello di cui ne parla Buddha, cioè sentirla e capirla nel qui ed ora. Molto difficile. La sofferenza per me è dentro le mie cellule solo quando sono molto consapevole e presente nel reale di ora, altrimenti è nascosta nelle pieghe della mia inconsapevolezza e nella grossolanità della trama della mia sensibilità normale. Quando la sensibilità si raffina durante la meditazione di Consapevolezza allora la sofferenza intrinseca di mente e materia mi diventa evidente sotto forma di massa di reattività e resistenza di cui mi sento impregnato in un tutt'uno. La sofferenza non è solo quella del desiderio non soddisfatto, del gap fra ciò che è  e ciò che vorrei (salute, eternità, ricchezza, amore, riconoscimenti, ,,,) ma proprio nella mia illusione di Ego, essere separato dal tutto, incapace di stare nel qui ed ora senza la mia mente concettuale e discorsiva che mi distingue dagli altri.

La vita è senz'altro bellissima su un certo piano di realtà, e come no?, ma nella sua essenza nascosta è un grumo di dolore da cui scappare.
Il modo di scappare (suggerito da Buddha), l'unico che io trovo e sperimento come valido, è quello, quando mi ricordo, di attraversare la sofferenza consumandola intrepida (si fa per dire) nel qui ed ora, quando si presenta, certo mai cercandola, allevando consapevolezza ed equanimità che lascia andare. Si, perché, parlando a me stessa , guarda!,guarda se puoi (ora, proprio adesso) come si sta già consumando se non la blocchi, insieme alla vita di cui è sinonimo.
Poi accanto come protezioni, ci sono per fortuna, le grandi consolazioni fatte di figli, amori, panorami, amici, oggetti, passioni, gattini passeggiate, palestre, sesso, cibo, spiritualità, mailing list,.... , oltre a droghe di vario genere ed intensità e cioè televisione, lavoro compulsivo esorbitante, cibo e sesso inconsapevole, consumismo, pensiero e .. sopratutto cultura e spiritualità col che siamo di nuovo al concetto di "egoicità".
Atroce pessimismo?
Assolutamente si
Assolutamente no
Assolutamente Si, se si parla della vita intrinseca inerente alle cose condizionate
Assolutamente No se si parla di quella consapevolezza nostro diritto di natura sempre a nostra disposizione in cui c'è l'odore di quella gioia perfetta di cui parla il Buddha nella terza nobile verità, la fine della sofferenza. provare per credere.
Questo non è solo bellissimo ma sopratutto è.   

A volte sembra che il Buddismo sia squilibrato patologicamente verso il risalto della sofferenza: vero.
A volte sembra che la nostra cultura sia patologicamente squilibrata verso il nascondi mento della sofferenza: ancora più vero.

Credo che solo l'esperienza personale tra le due posizioni e la ricerca attraverso la propria saggezza di un punto di equilibrio psicologico fra le due posizioni possa dare ad ogni individuo una giusta visione della propria vita da aggiustare dinamicamente giorno per giorno.

Ho esagerato? scusate, il problema è che certe cose serve elaborarle e vi ringrazio dell'occasione, ma a dirle creano ulteriori problemi di linguaggio, di esposizione, innescano produzioni concettuali egoiche. ed allora è meglio stare zitti, rinunciando a divertirsi (cioè a di-vertere, andare in altra direzione... dalla sofferenza).

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Un blog di: AlidellaSperanza
Data di creazione: 17/07/2005
 
 

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