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Post N° 55

Post n°55 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da AlidellaSperanza

Discorso Divino del 29 settembre 2006

 

Cacciare i sei nemici per far emergere “Educare”

 

Incarnazioni dell’Amore!

Dato che oggi Mi sono presentato un po’ in ritardo per il programma pomeridiano, voi tutti vi siete preoccupati per la Mia salute. Voglio assicurarvi che sto perfettamente bene. Io non posso restare inoperoso, questa è la Mia Natura! C’erano alcuni devoti che Mi aspettavano per cui ho parlato un po’ con loro per farli contenti dopodiché sono venuto a dare il darshan ai devoti nel Sai Kulwant hall. Tutto ciò che faccio mira soltanto a dare soddisfazione ai devoti. Non ho altro lavoro, non esiste un lavoro che possa esser considerato Mio. Non sono disceso per mangiare e bere; mangiare cibo e bere acqua non hanno importanza per Me, sorseggio occasionalmente poche gocce d’acqua e continuo il Mio Discorso; dopo tutto, anche una macchina nuova di zecca ha bisogno di benzina nel serbatoio per muoversi, non è così?

 

Educatione ed “Educare”

In questi giorni, il mondo sta muovendosi lungo strade strane. In ogni campo, fisico, morale, spirituale e materiale, l’inquinamento cresce giorno dopo giorno. Riguardo a come il mondo si sta muovendo, il nostro modo di vedere è ambiguo; siamo contemporaneamente divertiti e tristi per questo stato di cose. L’Umanità è molto sacra e non esiste una forza maggiore di essa. L’uomo deve perseguire due diversi tipi di educazione: l’educazione secolare ed  Educare, quella spirituale. Quella inerente il mondo consiste nell’acquisire conoscenze dai libri di testo scritti da qualcun altro; Educare consiste nel manifestare la Divinità latente nell’essere umano. Questo può avvenire soltanto attraverso un impegno personale e consiste nel tirar fuori dall’interno, per mezzo della propria sâdhanâ, qualcosa che è già lì senza esternare le cattive qualità che sono conservate attentamente e perversamente dentro al petto. Educare significa portar fuori o manifestare i Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ per mezzo della sâdhanâ.

 

I cinque Valori Umani latenti nell’uomo

Il primo dei cinque Valori Umani è Satya ( la Verità). Chi è l’autore di questo Satya o ne ha parlato e l’ha insegnato? Si dice:

 

Mânasyekam vâchasyekam karmanyekam mahâtmanâm

“Coloro, i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia, sono esseri nobili.”

 

Tali nobili anime hanno predicato questa Verità fin dai tempi più antichi. Satya si manifesta nel proprio cuore.

Il secondo Valore è Dharma ( la Rettitudine). Chi ha creato questo Dharma? Che cosa sono Dharma e adharma? Se vi impegnate ad indagare scoprirete che il Dharma non è qualcosa che è stato creato da qualcuno: Dharma nacque da Satya.

 

Satyannâsti paro dharmah

Non esiste Dharma più grande dell’aderenza alla Verità.

 

Il terzo Valore è Shânti ( la Pace). Se chiedete ad un milionario “Signore! Lei possiede tutto per vivere felice in questo mondo. È felice?”, ecco la risposta:  “Io ho tutto ma non possiedo la pace.” La Pace non è qualcosa che si trasmetta o si offra in carità a un’altra persona, deve nascere dal proprio cuore. Oggi, ovunque guardiate, vedete solo “pezzi” (pieces) e non pace (peace).

Il quarto Valore è Prema (l’Amore). Da dove è venuto questo Amore? C’è stato forse donato da nostra madre, da nostro padre o da qualche amico? Ce lo ha regalato qualcuno? No! L’Amore è il vostro effettivo respiro vitale. Senza Amore, il mondo non potrebbe esistere.

Il quinto Valore Umano è Ahimsâ ( la Non violenza). Gautama Buddha insegnava:

 

“Ahimso paramo dharma”

(La Non violenza è il Dharma supremo)

 

Oggi, però, c’è solo violenza ovunque si guardi. Come per gli altri Valori Umani, il cuore è la sede della Non violenza. I cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ non sono indipendenti tra loro ma rigorosamente consequenziali. Questi cinque Valori sono un dono di Dio all’essere umano. Noi, come esseri umani, dobbiamo manifestarli mettendoli in pratica. Questo è Educare. Qual è la principale qualità di un essere umano? Dire la Verità. Dire bugie e parlare irresponsabilmente non si addice ad un essere umano. Se insistete a parlare in modo inutile e indiscriminato, come può questo chiamarsi verità? Di fatto, la verità deve danzare sulla vostra lingua; prima di dire qualcosa, dovete chiedervi se si tratti di verità oppure no.

 

La Verità è una, non due.

 

Dove c’è dualità non può esserci Verità. Dobbiamo dire solo la Verità che emerge dai nostri cuori. Il mondo intero è scaturito dalla Verità e tutto tornerà a fondersi in Essa. Talvolta, le nuvole che si muovono nel cielo oscurano il sole. Rimuoverle non è possibile; esse, semplicemente, vanno e vengono. Quando le nuvole si allontanano, il fulgido sole è di nuovo visibile. Analogamente, la Verità si manifesta solo quando le nuvole nere delle decisioni e delle incertezze1 vengono eliminate dal cuore. I Pañchabhûta (i cinque elementi) sono un fenomeno naturale nella creazione; analogamente i cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ sono connaturati all’essere umano. Egli deve manifestarli dal proprio cuore e condurre una vita spontanea. Essi dovrebbero fluire naturalmente dalla sorgente e non essere estratti a forza. La Verità è pura e incontaminata.

 

Vivere guardandosi dall’ego

L’Amore è privo di egoismo e quindi dobbiamo condurre una vita senza egoismo: questo è vero Amore. L’Amore non si aspetta nulla in cambio. L’egoismo tormenta l’essere umano in modo sottile, è molto astuto e quindi non bisogna permettergli di avvicinarsi. Se siete pervasi d’Amore, l’egoismo non può avvicinarvi. Sviluppate, quindi, l’Amore; Esso è Divino. Quando avrete sviluppato l’Amore, la Non violenza verrà da voi di sua iniziativa. Dove c’è Amore, non può esserci nessuna traccia di violenza. Cosi, allorché l’uomo riesce a manifestare i cinque Valori Umani, il suo intelletto si stabilizza ed egli può intraprendere la strada giusta.

 

Karmaphala, ovvero i frutti delle azioni

 

Tutti devono affrontare le conseguenze del proprio Karma (azioni).

Chi ha fatto sì che i pipistrelli pendano a testa in giù dai rami di un albero?

Li ha legati in quella posizione qualcuno per odio? No, è il loro destino.

Analogamente, nessuno può sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni.

 

I pipistrelli sono destinati a pendere a testa in giù dai rami degli alberi e si muovono esclusivamente nel buio; tutta la loro vita viene trascorsa nel buio. È la cattiveria di qualcuno a far sì che i pipistrelli pendano a testa in giù dai loro posatoi sui rami? No, ciò non è opera di nessuno: è un lîlâ di Dio. Analogamente, l’uomo deve seguire il suo destino. Mentre egli sperimenta il risultato del suo karma passato, è possibile che possa verificarsi qualche cambiamento; a volte, le strade del karmaphala (i frutti dell’azione) sono piuttosto singolari.

Una volta, il Signore Vishnu chiese al Saggio Nârada “Nârada! Com’è il mondo?” ed egli rispose:

 

“Le storie del Signore sono stupefacenti;

esse purificano la vita della gente in tutti e tre i mondi,

sono come falci che recidono i tralci dei legami terreni,

sono come un buon amico che ti aiuta nel momento del bisogno

e come un riparo per i saggi ed i veggenti che fanno penitenza nella foresta”.

 

Karmaphala fa danzare gli esseri umani sulle sue note in molti modi. Le persone piangono quando muore qualcuno a loro vicino e si sentono felici quando nasce un bambino nella famiglia. Non è un fatto che la felicità e il dolore sono i risultati di karmaphala? Non è vero che sono parte dei lîlâ Divini? Quindi, abbiate fede nel fatto che tutto accade sempre per Volontà Divina. Nel mondo d’oggi è pratica comune biasimare gli altri per tutti i loro guai e apprezzarli quando sono felici. Questo non è corretto. Siate consapevoli che ogni cosa è un Dono Divino e che tutto ciò che accade è per il nostro bene. Felicità e dolore, guadagni e perdite sono come nuvole passeggere!

 

L’importanza del controllo dei pensieri

Incarnazioni dell’Amore!

Controllate innanzitutto i vostri pensieri; le nuvole di questi pensieri si muovono nel cielo del vostro cuore e vanno così a coprire il sole chiamato intelletto e la luna chiamata mente. Si dice:

 

Chandramâ manaso jâtaha

“La luna è nata dalla mente”.2

 

La luna riflette la natura della mente, l’intelletto è il riflesso del sole ed entrambi si muovono nel cielo del cuore. A volte i nostri stessi pensieri formano “nuvole scure”, soprattutto quando si è giovani. Le nuvole scure nascono dall’acqua e questo significa che esse sono associate ai desideri. Allorché si addensano, quelle nubi nascondono il sole e la luna. E’ soltanto nella fase giovanile che siete agitati da un eccesso di pensieri; ne sarete letteralmente sommersi e dimenticherete la vostra autentica umanità. Quindi, innanzitutto, dovete rimuovere tali nubi. Da dove vengono quelle nuvole? Si formano per colpa dei vostri sankalpa (decisioni) e vikalpa (indecisioni). Dovete quindi controllare in primo luogo i vostri pensieri; se sarete capaci di farlo, la vostra mente e il vostro intelletto risplenderanno. La mente è un groviglio di pensieri; quando i pensieri e le decisioni vengono controllati, essa è calma come un placido lago.

 

L’orgoglio di Vivekânanda

Narendra (Svami Vivekânanda), quand’era giovane, fece di tutto per controllare i propri pensieri. Quando infine ci riuscì, acquisì un cuore puro. Egli ripeteva costantemente a se stesso: “Sono molto orgoglioso di esser nato Bhâratîya (Indiano). Com’è grande e sacro questo Paese di Bhârat, com’è puro!” In qualunque Paese andasse, era solito parlare alla gente della grandezza di Bhârat. Il solo pensiero della sacralità dell’India vi farebbe grandi quindi ricordate sempre a voi stessi la grandezza di Bhârat. Gli studenti di oggi non considerano affatto la storia della vita di grandi personaggi come Râmakrishna Paramahamsa e Svami Vivekânanda. Essi leggono libri spazzatura considerandoli “grande letteratura”. Io voglio che gettiate via tale letteratura che non vale niente. Dio è immanente in ogni essere umano: Egli è ovunque. Si dice:

 

Ekâtma sarva bhûtântarâtma

Lo stesso Âtma dimora in ogni essere.

 

La giusta scelta delle amicizie e dei libri

Il medesimo Principio Atmico è presente in tutti gli esseri umani. Potreste avere qualche dubbio in proposito: “Se è così, perché non dovrei fare amicizia con questa o quella persona?” Quando l’età, il comportamento e i pensieri di qualcuno non contribuiscono al vostro sviluppo morale e spirituale, non dovete farci amicizia; se lo fate, correte il rischio di diventare come lui.

 

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

 

Bisognerebbe fare amicizia con persone per bene. In linea con questi princìpi, nel suo famoso trattato “Bhaja Govindam, Âdi Shankara dichiarò”:

 

Satsangatve nissangatvam,

nissangatve nirmohatvam,

nirmohatve nischalatattvam,

nischalatattve jîvanmuktih.

La buona compagnia porta al distacco,

il distacco libera dall’illusione,

la libertà dall’illusione porta alla stabilità mentale

e la stabilità mentale conferisce la Liberazione.

 

Dovreste stare sempre in compagnia di persone per bene, dire parole buone e vedere cose buone. Soltanto sviluppando una visione corretta e pensieri buoni ed intraprendendo buone attività potrete diventare brave persone. Non dovreste leggere libri cattivi, di scarso valore; leggere una simile “spazzatura” equivale a frequentare cattive compagnie.

 

Liberarsi della corazza dei nemici interiori

Specialmente oggi, Io non desidero dilungarMi su argomenti come Divinità, spiritualità ecc. Ciò a cui tengo maggiormente è che voi conduciate la vostra vita quotidiana in linea con il principio di Verità. I cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ fanno parte di voi e sono come i cinque soffi vitali. Tuttavia, essi sono avviluppati negli arishadvarga, i sei nemici, e cioè kâma (il desiderio), krodha (l’ira), lobha (l’avidità), moha (l’illusione), mada (l’orgoglio) e mâtsarya (la gelosia). Ciò che dovete fare è gettar via questa strato esterno di arishadvarga e portar fuori i cinque Valori Umani latenti in voi. Quando volete attingere acqua da un pozzo, dovete legare una corda ad un secchio; con questo, potrete attingere l’acqua. Nel pozzo del vostro cuore, c’è l’acqua pura dei Valori Umani; per attingere l’acqua dal pozzo, dovete procurarvi la corda della fede salda. Oggi però la gente manca di tale fede e diventa cieca.

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Un blog di: AlidellaSperanza
Data di creazione: 17/07/2005
 
 

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