10:15 Saturday Night

Post N° 75


 “Le sere turchine d’estate andrò nei sentieri,punzecchiato dal grano, calpestando erba fina:sentirò, trasognato, quella frescura…E lascerò che il vento m’inondi il capo nudo..Non dirò niente, non penserò niente: ma l’Amore infinito mi salirà nell’anima,e andrò lontano, più lontano, come uno zingaro, nella Natura - felice come con una donna”                                       Arthur Rimbaud – Sensazione. Emozioni di un sabato avvolto da un cielo grigio,il freddo pungente dona rossore alle guance                                       e tremore alle mani…Le emozioni che scaldano il cuore di un profano dell’ Arteinnanzi ai quadri di chi non sapeva fosse un artista,e nelle sue tele ha scorto idee e pensieri                               seguitando le sue sensazioni..Paesaggi dai contorni appena delineati sembra narrino i silenzi, i ritmi e gli infiniti respiridi una natura dai tratti malinconici e autunnali,dove il colore diviene materiain un incontro di terra, di cielo e di mare…Papaveri rossi accendono l’Anima,ed in essi la Natura vi implode, creando piccoli universi, e ritrovando se stessa al di fuori del loro rossore, dove quei fiumi, il cielo e la terraassumono il carattere di forme illusoriamente compiute.Ed il silenzio delle nature morte diviene il suono delicato di un’arpa accarezzata da dita di velluto…Un sapiente accostamento d’Arte e di poesia..“Forse un mattino andando in un'aria di vetro,arida,rivolgendomi vedró compirsi il miracolo:il nulla alle mie spalle, il vuoto dietrodi me, con un terrore di ubriaco.Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gittoalberi case colli per l'inganno consueto.Ma sará troppo tardi; ed io me n'andró zittotra gli uomini che non si voltano, col mio segreto”.                                            Eugenio Montale – Ossi di seppia Aria di vetro mi attendeva all’uscita,                             gelida come ghiaccio,                fragile come cristallo...E nel cuore custodivo felice la consapevolezza ed il piacere di subire il fascino dell’Artepur non essendo in grado di ammirare ogni sua Forma;stanco e felice di un breve viaggio nel mio mondoattraverso gli occhi di chi l’Arte la esprime,accompagnato da un Angelo che sa prendermi per mano..Emozioni che elevano l’Animo a pensieri migliori,ore e giorni e non istanti di straordinaria intensità,vissuti in un sabato che avrebbe dovuto incarnare l’ordinaria realtà di uno studente di Ingegneria prossimo al suo tanto agognato ultimo esame…nella foto: Carlo Mattioli - Notturno