10:15 Saturday Night

Post N° 46


Ore 13: Calma piatta - 1 di 2Una calma insolita, forse apparente…Ma quando saltano lezioni ed ore di lavoroci si ritrova innanzi ad un bivio:oggi ho scelto l'ozio...Momenti inattesi, in un certo senso desiderati.Quando vivi una vita al massimohai sempre il sospetto chel’incalzante susseguirsi degli eventinon ti permetta di cogliere quegli aspettiche Adoro definire ed identificare come“i particolari”,e che in realtà costituiscono la parte migliore dei miei ricordi…Potrei non ricordare un evento, un incontro,eppure potrei ricordare il profumo della sua pelle,l’odore dell’asfalto bagnato,o ancora il fluire inarrestabile e non arginabile delle parole mentre lo sguardo delicatamente osserva…Ricordo il fragore delle onde e le bianche crestesquarciate dall’impatto con gli spigoli vivi di uno scoglio,ricordo le mie orme sulla sabbia,le Tue,ricordo ed immagino…Inerzia emotiva…Emozioni legate a momenti diversisi fondono in ricordi dai contorni adesso nitidi:le orme dei gabbiani sulla sabbia,l’albatros (Coleridge)ed il suo nome…Edmund Spencer:“I wrote her name on the sand…”But came the waves and washed it away: Again I wrote it with a second hand, But came the tide, and made my pains his prey. Ho scritto il Suo nome sulla sabbia,ma inesorabilmente le onde lo hanno raggiunto e cancellato;Di nuovo l’ho solcata con le mie mani,per riporvi le stesse lettere.Ma si è alzata la marea,e ha reso i miei dolori sua facile preda…Vain man, said she, that dost in vain assay A mortal thing so to immortalize! … To die in dust, but you shall live by fame: My verse your virtues rare shall eternize, And in the heavens write your glorious name; …Perchè ciò che scrivi ivi rimane:su di un foglio, in uno spazio..Verba volant, Facta (manent)...Siamo sicuri di questo?Mi chiedo allora perchètesti mai letti lascino in noi tracce indelebili,(Temet nosce, Socrate),mentre righe e pagine interespesso non riescano a regalare le certezze che vorrebbero dare...