10:15 Saturday Night

Post N° 58


Sono vicino ad una pausa forzata,per alcuni giorni non lascerò traccia di me in questo spazio.Riedito questi messaggi, scelgo mille delle parole che meglio credo mi descrivano... WORLD IN MY EYESSe puoi vedere, guarda.E se puoi guardare, osserva.L'apparente semplicità di queste parolecredo trascenda il loro significato.Monito o consiglio,dictat o pacata riflessione,questi due periodi riflettono meglio di ogni altro specchiol'immagine leggiadra eppur complessa del mio animo...o dovrei forse specificare della parte migliore di esso..Ad ogni modo,è ancora viva in me l'emozione che mi ha pervaso nel leggere quelle righe in 'Cecità' di Saramago...'Se puoi vedere...'pensieri...a reflection... (17 seconds accarezza il mio lettore)Credo che la chiave di tutto sia proprioquesta proposizione condizionale...Ciò che segue è volontà, capacità, sensibilità ed intelligenza.Ma la vista è un dono...Leggi tra le righe.Il cuore di tutto è il POSSESSO.Se possiedi il mezzo, le mani e le dita,non c’è porta che tu non possa aprire....io possiedo il mezzo...?Certo, servono le chiavi…ma le chiavi si possono costruire,fabbricare, duplicare;e spesso una serratura può aprirsi con più chiavi diverse tra loro…E  se la porta non si apre, beh…Allora continuerò a cercare,allora accantonerò l’idea di entrare da quella porta,seguirò un altro sentiero,non perdendo di vista il luogo del mio insuccesso,ed è lì che tornerò,quando avrò recuperato ciò che mi serve per entrare,o e da lì che ripartirò,aprendo quella porta dall’interno dopo essere entrato in quella stanza da un ingresso che non vedevo…OCCHI…La vista è il primo dei miei 5 sensi…Eppure ogni giorno imparo a discernere colori che i miei occhi prima confondevano.“buio e luce,dolore e gioia,profondità e contrasti”Nero e bianco… Sono i primi colori tra cui impariamo a discernere…Luce e ombra… ma quante sfumature…Ricordo con dolcezza la sera in cui ho definitivamente superato la paura del buio…una strada di campagna, un percorso sterrato,silenzio e ombre.Improvvise folate di ventospargevano foglie secche sulla terra,brividi lungo la schiena scendevano con ardore fino ai fianchi,infettavano l’addome e poi le gambe,ero fragile preda di sibili e scroscii…Ho rivolto il mio sguardo al cielo,quasi volessi cercare conforto dal terrore che mi infondeva la terra…E d’improvviso, LE STELLE…La notte, splendida nel suo manto in velluto nerobrillava della loro luce… Immobile…Dio mio, che spettacolo…E’ dunque questa la visione che ha accomunato gli uomini di ogni epoca,è dunque questa la fonte della creatività umana nei secoli…La luce, il colore, l’oscurità stessa.Amo l’oscurità,amo muovermi in silenzio in essaquasi volessi rispettarne l’immutabilità…Amo l’oscurità perché è grazie ad essa che posso ammirare la Luce…Desidero ardentemente ogni colore…Voglio ammirare ogni sua incarnazione,sia il suo archè il colore, l'oscurità o la luce…Voglio guardare il mondo con la disincantata lucidità di uno 'spirito libero e ribelle',come faceva Schiele.Voglio aggirare ambiguamente il conformismo con un linguaggio estetizzante, delicato, raffinato… e mai artificioso…Perché l’eleganza tocca vette insuperabili sposando la semplicità ed il garbo…A volte mi esprimerò in modo sottilmente allusivo,ed è in quei momenti che la mia voce diverrà ancor più calda e rassicurante. Userò i colori che imparerò a riconoscere per tracciare i contorni del mio animo, il fuoco del rosso ed il candore del bianco, e mille altri ancora…accordi audaci e contrastati, OSSIMORI,a sottolineare la dialettica degli atteggiamenti opposti con cui manifesto i miei sentimenti, le mie passioni e la mia tensione:esistenziale, erotica, morale, psicologica.Voglio intensità e materia.Nell'essere me stesso sarò combattuto,le mie azioni forse peccheranno di incoerenza,perchè voglio essere solare ed esotico,voglio essere tenebra e silenzio,tratto e cesellatura,equilibrio ed attrizione (attriction, attrito stridente tra superfici diverse,carne e pelle)La passione, il desiderio, il silenzio e le incomprensionisono preziosa fonte di tormenti...Sembra che scrivere abbia dato immenso vigoreal mio istinto oltre che alla razionalità,devo eliminare lo stackanovismo dalla mia vitase non voglio raggiungere l'autodistruzione..Devo raccogliere più stimoli,devo nutrirmi con più avidità.La pantomima che caratterizza le mie giornate(studio,lavoro,palestra iniqua -amo gli stimoli fisici ma una palestra non fà al caso mio-)mi porta a pensare TROPPO a ciò che sfugge alla mia quotidianità,e così mi nutro delle mille spigolature di ogni diamante (oggetto o persona) di cui mi innamoro,e per errore a volte amplio la poliedricità di questi esserimodellando per loro nuove facce che in realtà non possiedono...Cerco una fuga o mille altre vie?Credo di essere alla ricercadel modo migliore con cui esprimere me stesso...E di persone che sappiano stimolarmi, migliorarmi, mostrarmi pregi e difetti dei nostri animi...Ho sete...è ora di immergermi e annegare...