10:15 Saturday Night

Non è rubando la polvere magica dalle ali di una farfalla che un corpo può librarsi libero nell'aria... Blog che evolve con l'ambizione di far parlare la musica..

 

RESISTERE

 

DROGHE

Affinità e divergenze...
musica,il tremore di un passo tra le note,
melodie carezzevoli e chitarre stridenti.

Pelle sulla pelle,
seta e cotone, trasparenze. Pizzi, tessuti che lambiscono. Guanti. Trucco leggero, matita nera.

Stile, Eleganza, Charme:  nell’Animo ancor prima che nei modi.
Androginia.
Sensualità ancor prima del fascino.
Occhi.
Mani dalle dita sottili.
Il nero, la sua essenza, i suoi significati.
Le superfici assorbenti più di quelle riflettenti.
Il candore ed il rossore. Il blu oltremare, la luce del sole.

Baudelaire e Paradisi Artificiali.
Baricco e la Allende.
Paradisi Reali, Paradisi costruiti o raggiunti.
Coscienza e Incoscienza. Estetica imperfetta .

 

..ALTRE DROGHE..

Correre.
Correre sulla spiaggia, correre di notte.
Correre quando il sole brucia,
Correre sotto la pioggia.

Il profumo nell'aria
prima di una pioggia scrosciante.
L’odore della rugiada sulle foglie
più di quello dell’asfalto bagnato.

Le orme dei gabbiani sulla sabbia.
La sabbia bagnata ai bordi del costume.
I capelli di salsedine.
Le acque cristalline,
i candidi riflessi della Luna
su di un mare
che la notte rende nero come la pece.
Luna candida come i veli delle vestali,
gialla come l'oppio,
rossa come il fuoco sulla sabbia.

La pelle nuda, i morsi sulla schiena.
Tremori e tepori.
brividi liquidi,
divagazioni estatiche: dei sensi e della mente.
Erotismo celato, Malinconia latente.

Il vento che accarezza le gote.
I sospiri. Il respiro.
I profumi delicati. Rose, Magnolie, Girasoli.
I fiori del deserto.

Il corpo, le sue forme.
L’affanno,
il sudore profumo di ore d’Amore.
Il tango argentino.
Le notti stellate di fine estate.

 

 

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Sbalorditoil diavolo rimase...

Post n°86 pubblicato il 23 Giugno 2005 da butterflywings

The Cure - Pornography, 1982.

Onirico.
Tetro, spettrale.

Un viaggio allucinato
nell'esistenzialismo triste e solitario di un animo inquieto,
una mostra fotografica di scatti
in cui la razionalità coglie il calore di un’emozione,
e l’istante si congela nella lucidità dell’analisi.
Immagini non impresse su una lastra,
piuttosto disegnate con la penna:
ricordi minuziosi e perfetti,
dai volumi morbidi e dai colori tenui, romantici,
come un'intenzione tracciata su una carta porosa,
su una tela bagnata di acqua di mare.

Melodie
che sembrano risuonare nella penombra,
velate dalla foschia di un tendaggio trasparente,
che d’improvviso ti accecano
vivide, avvolgenti, aggressive,
come sirene in una notte priva di stelle.

Puoi ascoltare Pornography
con il distacco ed i pregiudizi
di chi si approccia ad un lamento nichilista,
o lasciare
che sia lo stream of consciousness di Robert Smith
a guidarti attraverso i sentieri di un'opera intimista,
emozionante e desolata,
che trasuda
un senso quasi tangibile di disfacimento e decadenza,
senza mai culminare
nella schopenaueriana volontà
di porre fine alla vita con un atto estremo,
ma anzi ritrovando nelle geometrie del sé
la voglia di affrontarla, la vita,
di guardare negli occhi le sue miserie…
…ed annientarle prima che siano loro a farlo con te.


Labbra rosse
come quelle di una ferita che non si rimargina mai

sfiorano il microfono,
nell’incedere dell’incipit oscuro ed inquietante
di One Hundred Years:
 "Non importa se tutti moriremo.
Con lo stesso rumore di una tigre che si dibatte nell'acqua per non annegare,
 ovunque e ovunque,
noi moriamo uno dopo l'altro".
Batteria elettronica dalle geometrie perfette,
sincronismo lacerante che diviene ferita dilaniante
allorché gli spettrali cori delle tastiere
si uniscono agli accordi
di chitarre mai così graffianti.

Il tumulto nevrotico muove i fili di un talento lirico
che sussurra le sue visioni di amore, vita e morte
dal sapore romantico decadente
("Fall out of the sky,
cover my face as the animals cry")
fino a render le parole delicate elegie musicali.
La gelida immobilità degli eventi
diviene atmosfera ipnotica in “Siamese Twins”,
epica nella sua melodia appena suggerita,
sottesa dal pathos di una batteria lenta e magnetica.

 Il vigore tribale di The Hanging Garden
consegna Pornography alla storia,
al di là dell’iniziale censura
(il disco fù inizialmente bollato perché
si riteneva istigasse alla violenza…)
e del video spettrale (il primo firmato da Tim Pope)
tra le statue cimiteriali
di un parco divorato dall’autunno,
dove i Cure appaiono
con gli occhi e la bocca cerchiati di sangue…

L’impatto.
L’impatto emotivo di Pornography sulle coscienze
di chi si è concesso la possibilità di viverlo
sono state molteplici, in un certo senso devastanti.

Pornography è il nuovo volto di un gothic rock
fino ad allora quantomai crepuscolare, docile e romantico,
venato di brividi liquidi e metafore plastiche.
Mescola dolore e rassegnazione a rabbia ed Amore.
E’ l’incarnazione musicale di una filosofia
eclettica ancor più che schopenhaueriana
i cui aderenti vengono spesso identificati come “Dark”.
Dimenticate il nero.
Dimenticate il suicidio:
il pendolo di Schopenhauer continua a oscillare,
ma è ora di lottare:
”I must fight this sickness,
find a cure”.
Con queste parole,
dal senso diametralmente opposto
a quelle con cui era cominciato,
termina Pornography.
Quasi che la riflessione
abbia condotto ad una nuova prospettiva
l’occhio di chi guarda,
l’orecchio di chi ascolta.

Voci distorte, ritmo tribale:
chi possiede un 33 giri giura di aver ascoltato
queste parole in coda al disco,
lasciandolo "girare" al contrario
sulla canzone che dà il titolo all'album:

“Sbalordito il diavolo rimase,
quando comprese quanto osceno fosse il Bene,
e vide la Virtù nello splendore delle sue forme sinuose”.

Nel film “il Corvo”
T – Bird pronuncia queste parole
prima di violentare e uccidere Shelly Draven,
leggendole in un diario ed esclamando alla fine:

“Ma è Pornografia”.

Sì, è Pornography.

Nella versione originale del fumetto,
 il testo di The Hanging Garden
introduce all’elegia “Ironia e Disperazione”.
Scelgo di riportarne un estratto qui,
a beneficio di chi vorrà leggere… e ascoltare.

“Creature si baciano sotto la pioggia,
senza forma nel buio ancora
Nel giardino pensile
ti prego non parlare
nel giardino pensile nessuno dorme.

Catturare aureole sulla luna
dona alle mie mani la forma di Angeli
Nel calore della notte gli animali urlano
nel calore della notte
camminando in un sogno…”

 
Rispondi al commento:
VASTASA80
VASTASA80 il 25/06/05 alle 17:18 via WEB
"...questo disco possiede un lato oscuro...ke è poi l'essenza della sua cupa bellezza..."...mmm...mi ricorda qualcuno...non so xkè ma non vedo l'ora di scoprirlo...magari con te...bacio
 
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