...di me...

Post N° 658


Ci sono cose che unificano…Ci sono momenti che fortificano…Che forgiano…Il dolore è uno di quelli…Come l’amore…Ma non è dell’amore che voglio parlare…Il dolore distrugge quelle ricchezze che si credeva d’avere…Il dolore rende oscuro la possibilità di poterne creare di nuove…Il dolore ti fa capire che i cattivi sono gli altri…Il dolore annienta la furbizia e crea voragini infinite…Il dolore ti fa pregare di più…e ti spalma in bocca parole famose che sono entrate nella storia di tutti…Il dolore fa risparmiare energia…quando la forza di gravità lavora il doppio per farti restare sempre nello stesso punto…Il dolore ti tiene sveglio anche senza caffè…Vorrei chiederti umilmente scusa…Per non essere oggi quello che tu avresti voluto io fossi…Non so neppure cosa avresti desiderato…Ma in ogni caso non lo sono stata…Io mi ergo dalle mie macerie…e mi sono accontentata troppo spesso delle briciole…Ecco perché forse non sono stata ciò che ti aspettavi…Forse sono io che avrei voluto essere meno iena…Ma il declino mi annienta…e con esso la fetenzia che trascina con sé…Io sotto i detriti ci sono stata anche quando volevo essere altrove…Sono più piccola di quello che credi…e non sono un’eroina…Ma vorrei poterti sapere al sicuro…Intoccabile…Inavvicinabile…Senza punti deboli…Sei una passione incontenibile che io invidio…Il bianco e il nero…Certe angolature non le posso descrivere…le poggio al centro del tavolo…Siediti…Appoggiati allo schienale della sedia e ridi…Ridi davanti ai fantasmi che ti si affollano davanti…Quelli che ti si siedono accanto…Quelli che si sporgono sulla tavola scura…Fregatene di chi è ciò che appare…Voltati a guardare…disinvolta…Sbatti le palpebre per un secondo e poi…scuoti la testa…Alzati…Mani sui fianchi…E ancora quel sorriso…Quello di una cui davvero non gliene frega niente…Lasciati guardareNon ci sono colpe…Il silenzio che ferma lo spazio e smette di respirare…Il tuo mondo è una speranza che s’illumina…è un cosmo buio da inventare…