alienata

Libertà (la mia)


"Uomo libero, amerai sempre il mare!Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell'onda che rotola e il tuo spirito è un abisso altrettanto amaro." Charles Baudelaire (1821-1867)Ed io come posso fare? Cosa potrei usare come "specchio" in questa landa desolata dove il mare è a centinaia di chilomentri distante?(Difficile da compensare il mare)Forse qualcuno potrà capire questo delirio,qualche altro alieno errante, qualche altro "uomo libero", ma in fondo in catene... Chi di noi può sentirsi davvero libero?Mio padre domenica mi ha fatto notare un personaggio bizzarro, che errava per il paese con sguardo fiero, dicendomi: "Vedi quell'uomo? è il barbone del paese!  Qualche anno fa, improvvisamente, senza dare segni squilibrio, lasciò tutto: la moglie, i figli, una bella casa, un buon lavoro da dirigente ed una vita sociale intensa. Lasciò tutto per  fare il "barbone"! Ora i soldi non gli servono più, vive di quello che riesce a procurarsi, non gli serve nulla di più di quello ciò che recupera... Ogni tanto fa visita alla famiglia, ma dopo torna sempre alla sua vita di strada, a nulla sono valse le suppliche della consorte e dei figli, lui ha deciso di vivere così!"Ecco forse lui è "libero", o almeno si sente tale, non ha bisogno di scendere a compromessi con nessuno, nemmeno con se stesso, altrimenti non avrebbe mai deciso di "liberarsi" di tutti i legami sentimentali e materiali.Ma è possibile che per essere liberi ci si debba ridurre a vivere di stenti?Non basterebbe forse avere una "sensazione" di libertà?Forse per guadagnare questa "sensazione" dovrei capire qual'è per me il significato della parola "libertà",  insomma non per tutti ha lo stesso valore!Quindi, per capire cos'è la libertà, devo necessariamente dire cosa NON mi fa sentire libera:- dover vivere in una terra che non è la mia;- dover fare un lavoro che non mi si confà,- dover convivere con la stupidità umana,- dover intrattenere rapporti umani con lestofanti e manigoldi vestiti in doppiopetto,- dover sorridere a chi mi ripugna,- dovere nascondere le mie idee solo perchè sono un'individualista non conforme alla massa.......- meglio fermarsi, andrei avanti all'infinito...Come liberarsi da queste catene allora?Impossibile! Vivere in una società mi rende inequivocabilmente schiava, quindi, visto che io non potrei mai vivere la strada,  mi rimane solo il "mare"!Solo volgendo lo sguardo all'infinito blu mi posso sentire davvero libera.E.