Che poteva sperar di meno Andromeda incatenata al sasso, che legare qualcuno a sé coi lacci del suo pianto? "L'arte d'amare" Ovidio - III vv. 429/430(...)Lì l'ingiusto Ammone aveva preteso che Andromeda, del tutto innocente, ripagasse le colpe della iattanza materna. L'Abantiade la vede, con le braccia incatenate alle aspre rocce (se la brezza non le agitasse i capelli e gli occhi non fossero madidi di calde lacrime, la scambierebbe per una statua di marmo) e subito, senza rendersene conto, è preso d'amore per lei. "Le Metamorfosi" Ovidio - IV vv. 665/740
Andromeda
Che poteva sperar di meno Andromeda incatenata al sasso, che legare qualcuno a sé coi lacci del suo pianto? "L'arte d'amare" Ovidio - III vv. 429/430(...)Lì l'ingiusto Ammone aveva preteso che Andromeda, del tutto innocente, ripagasse le colpe della iattanza materna. L'Abantiade la vede, con le braccia incatenate alle aspre rocce (se la brezza non le agitasse i capelli e gli occhi non fossero madidi di calde lacrime, la scambierebbe per una statua di marmo) e subito, senza rendersene conto, è preso d'amore per lei. "Le Metamorfosi" Ovidio - IV vv. 665/740