alienata

"Giapponesi imbrattano Firenze"


Duomo di Firenze: le "intonse" pareti della terrazza sulla cupolaIeri mentre ero dal dentista, con la bocca spalancata e un arnese che mi trapanava un dentino, sento una notizia alla radio: "Turisti Giapponesi imbrattano Firenze"..... "...scempio del Duomo... " "bla bla bla"...Io rimango basita.... improvvisamente la bocca si congela in quella posizione....ma per lo stupore!Non ci potevo credere... se avessero detto Turisti Americani, Cinesi, Indiani, Colombiani, Australiani, Sudafricani, Yemeniti e Italiani  la cosa non mi avrebbe affatto stupita, ma da dei Giapponesi certe cose non te le aspetti... e non parlo con la voce della mia passione per i Nipponici, lo dico perchè conoscendo la loro cultura questi sono gesti inauditi!E infatti.......La mia delusione è stata subito compensata... Quando mi sono documentata il moto di orgoglio verso la mia seconda patria non si è fatto attendere.... Ecco come sono andate le cose (La Repubblica):Turista giapponese "firma" un muro a FirenzeFIRENZE - Turisti e "writers". Un fenomeno crescente tra i giapponesi. Arrivano perfino dalla "Firenze del Sol levante", Kyoto, per imbrattare la Firenze originale. Sfuggono alla giustizia italiana, ma non all'occhio vigile e alla coscienza civile - evidentemente globale - dei propri connazionali, che li segnalano, nel loro Paese, con conseguenze che vanno fino al licenziamento, se il "writer" svolge una mansione che riveste funzioni di controllo o educazione sociale. Casi che si sono ripetuti con crescente frequenza, fino al punto di scatenare forme di "controllo diretto" da parte della maggioranza nipponica che va in giro per il mondo senza lasciare tracce scritte di sé. Un fenomeno da bollare come una "vergogna", in una cultura così attenta anche alla componente formale delle relazioni umane e sociali.Nel capoluogo toscano, è il terzo caso segnalato in pochi giorni. Pizzicati dai concittadini mentre lasciavano ricordi sul Duomo, cinque giovani sono stati prontamente segnalati in patria e sanzionati. L'ultimo a essere scoperto è stato un insegnante trentenne di una scuola superiore che, subito rimosso dalla carica di allenatore di baseball della squadra dell'istituto, rischia ora addirittura il licenziamento in tronco. Nonostante quella dei graffiti, nel Paese del Sol Levante, sia un'arte come e forse più che in Occidente - li chiamano Rakugaki, nello slang giovanile Rackgaki.Quello del giovane insegnante è l'ultimo di tre episodi venuti alla luce nell'ultima settimana. Nel primo caso, una studente del primo anno del College femminile della città di Gifu si è "limitata" a scrivere la data, il proprio nome e quello di altri amici sul marmo. La liceale, che studia design contemporaneo, è stata segnalata direttamente al college da altri turisti. Il college le ha impartito un duro "avvertimento" verbale, poi ha contattato l'Opera di Santa Maria: avendo appreso che la direzione della chiesa non intendeva avanzare richieste di risarcimento, ha costretto la studente a inviare una lettera di scuse, cui ha allegato quelle dell'Istituto.Nel secondo caso, a imbrattare una colonna della chiesa sono stati tre studenti universitari in economia e lingue, tutti del secondo anno, dell'Università Sangyo di Kyoto. Per loro è arrivata una sospensione di due settimane, accompagnata dalle lettere, sia dei protagonisti dell'episodio che del rettorato. "Ho fatto una cosa tremenda, mi vergogno profondamente" ha detto - o è stato invitato a dire - uno dei tre.Sui media nipponici si è scatenata una vera e propria "caccia ai vandali" con tanto di speciali televisivi sui principali network. Yomiuri e Asahi, i due maggiori quotidiani del Sol Levante, chiedono nell'edizione odierna scusa per il comportamento a dir poco "scorretto" dei propri connazionali.....Ora mi chiedo.. Ma se fosse capitato a qualche italiano di vedere delle scritte simili... lasciate chessò al Kyomizudera ... qualcuno di noi si sarebbe  mai sognato di chiedere scusa al Giappone?Oppure.. chi di noi si è mai sognato di dare la caccia a colui che "ama Flavia"?Nessuno vero?heheheViviamo davvero in due mondi diversi, forse sarebbe il caso di intensificare le lezioni di "Educazione Civica" nelle nostre scuole! Baci Ele