alienata

“5 Nomi, 5 Vite”


(Parte5) “…. Ma ecco omai l'ora fatal è giuntache'l viver di Clorinda al suo fin deve.Spinge egli il ferro nel bel sen di puntache vi s'immerge e'l sangue avido beve;e la veste che d'or vago trapuntale mammelle stringea tenere e lieve,l'empiè d'un caldo fiume. Ella già sentemorirsi, e'l piè le manca egro e languente...”(Gerusalemme Liberata -  XII Canto)Clorinda: “L’orgogliosa!”Anche il nome Clorinda, come Bradamante, mi fu dato prendendo ispirazione da un famoso poema epico, infatti è il nome che Torquato Tasso affidò ad una guerriera saracena, amata e uccisa per errore dal suo Tancredi  nell’opera “Gerusalemme liberata”. Anche per Clorinda, il mio ultimo nome (per fortuna direte voi), non ho indicato nessuna canzone, ma ho scelto di trascrivere qualche riga tratta del XII canto del poema: “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” un brano struggente e carico di passione, un brano dove due innamorati, a confronto d'armi, combattono una battaglia che non avrà mai vincitori e vinti. (Perché a scuola non ci insegnano a leggere queste opere così belle?)Questo poema è ambientato ai tempi delle crociate, un tempo che ci sembra lontano, ma che comunque affronta tematiche attualissime. Oltre a riproporre il tema dell’amore impossibile fra il guerriero cristiano e l’eroina mussulmana (a quanto pare i miei genitori affidandomi questi ultimi 2 nomi mi vollero condannare ad una vita di tormenti amorosi…e… haimè… ci sono riusciti) rivela anche altri lati oscuri e tristemente attuali come: La lotta fra le religioni, la lotta fra le civiltà, la lotta fra due mondi che, ieri come oggi, si confrontano e si scoprono irrimediabilmente “differenti”.Ma io interpreto la storia che  riguarda la mia omonima sotto un’altro aspetto e cioè quello della “cecità”, il non riconoscersi: Il buio, la notte, l’ira, le corazze, nascondono le identità , rendendo impossibile l’identificazione dell’altro e in fondo... anche di se stessi... Questo lato oscuro mi appartiene e mi spaventa: la mia presunta intolleranza, la mia ostilità verso quello che non conosco mi rende cieca, non mi permette di riconoscermi negli altri, creando così barriere e muri che sono soprattutto psicologici. Clorinda muore dalla mano del suo amato per paura di scoprirsi… Così la mia Clorinda è la mia parte segreta, che si nasconde anche all’amore, ma che di amore infine vive.La mia Clorinda è l’incarnazione del mio “io” orgoglioso che non si vuole svelare, del mio “io” permaloso che non accetta critiche, del mio "io" che segretamente ama chi non conosce (o non riconosce), del mio “io” che d’amore perisce, ma che mai lo ammetterebbe.“La mia Clorinda è la mia parte segreta”C.