alienata

-il mare-


"Il cavalletto è ancorato con corde sottili a quattro sassi posati nella sabbia. Oscilla impercettibilmente al vento che sempre soffia da nord. L'uomo porta alti stivali e una grande giacca da pescatore. Sta in piedi, di fronte al mare, rigirando tra le dita un pennello sottile. Sul cavalletto, una tela."(Alessandro Baricco - Oceano Mare) Tra qualche ora lo rivedrò,è strano il pensiero (patetico-poetico forse), come che potesse - il mare -  in qualche modo esorcizzare le mie tensioni, i miei tormenti.Un giorno, forse da vecchia, quando mi verrà la crisi artistica(perchè già so che mi verrà), proverò anche io a dipingerlo: una tela bianca, un cavalletto, un pennello - il mare -  ma dipingerò quello che vedo ora, lontana.Quel libro è un capolavoro, davvero, ogni tanto ci penso, dipingerlo con l'acqua salata  sarebbe incredibilmente eccitante. Già mi vedo, su qualche spiaggia sassosa, su qualche scoglio, sulla sabbia, ma lui è sempre uguale - il mare - forse è per quello che non dipingo più? Perchè qui non c'è? (Bugia) Accidenti a me e alle nostalgie.Ricordo, un giorno come un'altro allora, straordinario oggi.Era inverno, cielo grigio, mare mosso, vento di libeccio, ero a Cavi di Lavagna, sulla spiaggia con Saetta, ho raccolto un po' di pietre e qualche legno lavorato dal mare quel giorno, era fantastico. Il rumore della risacca, il vento, l'aria, si respirava davvero mare quel giorno. Ti entra dentro e ti avvolge fuori, con una miriade di gocce vaporizzate che si cristallizzano col sale sulla pelle.E' così che vorrei vederlo, sentirlo - il mare - tra qualche ora.E.