alienata

"Allo Specchio | oicchepS ollA"


"...Come se niente fosse, come se non contassequel lungo cammino che mi portadi fronte allo specchio al mattino...”“!anelE onroignouB”Buongiorno Elena, ti prego, non parlarmi così altrimenti non ti capisco!“Oh scusa, dimenticavo! Ti trovo bene e tu, quando mi guardi, cosa vedi?”Bhe, la mia immagine!“Sicura?”Indubbiamente sì!“Quindi ti riconosci?!”Uhmmm.. A dire il vero non sempre. Dipende, alcuni giorni sì, altri giorni no… “Ecco vedi? E dimmi, quando ti riconosci sei soddisfatta?”Non vorrei essere ripetitiva, ma anche a questa domanda devo rispondere che dipende, alcuni giorni sì, altri giorni no…“D'accordo, ma quando ti riconosci e sei soddisfatta cosa vedi?”Una donna sui 30anni, con una buona professione, un buon tenore di vita, una buona cultura, un buon numero d’interessi, tante passioni, tanti amici, un cane che mi fa compagnia, una famiglia che mi ama, una città che mi aspetta, un vecchio amore da ricordare, buone probabilità di trovarne di nuovi, una certa avvenenza… insomma mi piaccio!“Mentre quando ti riconosci e non sei soddisfatta cosa vedi?’Una donna sui 30anni, con una professione alienante, un tenore di vita stressante, una cultura media, interessi ormai abbandonati e non coltivati, poche passioni, qualche amico, un cane che limita la mia libertà, una famiglia che mi tedia, una città che mi ha dimenticata, un vecchio amore da dimenticare, poche probabilità di trovarne di nuovi, una scarsa avvenenza… insomma non mi piaccio!“E quando non ti riconosci proprio?”Quando non mi riconosco ti parlo, come sto facendo adesso, perché vorrei interrogarti… un po’ come la strega di Biancaneve,  quindi non capisco: perché stai interrogando tu me?“Perché io sono l’altra te, quindi anche io voglio interrogarti, ma dimmi che volevi chiedermi?”Volevo sapere chi sono, non anagraficamente, non fisicamente, chi sono nel mio essere..“Sei ciò che credi Elena, quella che sei diventata, ma anche quella che eri: la bambina che frignava, quella che si rifugiava nel letto della nonna al mattino, sei la ragazzina con i capelli alla maschiaccio che veniva puntulamente scambiata per un maschietto,  sei l’adolescente con 8 in condotta, sei la ragazza che amava intensamente, che ha girato il mondo, che amava l’arte e dipingere, sei la donna che ha saputo adattarsi a molti cambiamenti, che ha una professione gratificante… Tutti questi aspetti di te convivono e ti fanno così come sei!”Sono d'accordo su questo, ma non hai risposto alla mia domanda. Io volevo sapere chi sono e perché non riesco a farmi capire da nessuno, perché non trovo una persona che sappia ascoltarmi? Forse non sono in grado di farmi comprendere? Oppure, ancora peggio, nessuno è interessato a farlo?“Non credo che sia così, probabilmente sei tu che non vuoi farti comprendere, perché parti dal presupposto che intanto nessuno ti ascolta, che nessuno vuole capirti, così ti metti subito sulla difensiva, ci hai mai pensato a questo?”Sì, ovvio, ci ho pensato, ma non credo che sia così! Insomma… io ascolto gli altri, almeno ci provo, ma è mai possibile che nessuno sia interessato a capire ciò che voglio dire io? Perché tutti hanno dei problemi che io devo comprendere ed esorcizzare e nessuno è disposto ad ascoltare me?  Sono così scontata, noiosa e banale?"No, non lo sei, ma forse ti sei abituata a parlare solo con te stessa, come stai facendo ora, e quindi utilizzi una lingua che solo tu puoi comprendere."Ah, effettivamente a questo non avevo mai pensato. Quindi che dovrei fare secondo te?"Bhe semplice, dovresti dirmi addio, non devi più usarmi come tua unica confidente, d’ora in poi io rispecchierò solo la tua immagine esteriore, fidati è meglio così!"Forse hai ragione, ci proverò, ma se non ci riesco, potrò tornare a parlare con te?"Sì, potrai farlo quando vorrai, ma sii intelligente, non cercare di barare anche con te stessa…"No, non lo farò!"anelE oiddA"Addio Elena