Creato da Stefano_3000 il 28/02/2007
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Un mistero terrificante...

Post n°1 pubblicato il 28 Febbraio 2007 da Stefano_3000

Go to fullsize image Voi tutti conoscerete il signor Pier Fortunato Zanfretta !

Pier Fortunato Zanfretta (nato a Nova Milanese (MI), il 28 dicembre 1952) deve la sua notorietà al fatto di sostenere di avere vissuto, tra il 1978 e il 1981, undici episodi di incontro ravvicinato del terzo e quarto tipo (IR3/4) con esseri alieni. Zanfretta descrive questi alieni come verdi, alti quasi tre metri, con la pelle increspata, grandi punte sulla testa e occhi triangolari gialli; egli dichiara che proverrebbero dalla "terza galassia".

All'epoca Zanfretta era guardia giurata presso una cooperativa e i presunti incontri ravvicinati sarebbero avvenuti proprio durante i pattugliamenti che egli svolgeva per lavoro in Genova e provincia.

 I pareri contrastanti degli esperti

Gli psicanalisti Mauro Moretti e Cesare Musatti, che sottoposero Zanfretta a sedute di ipnosi regressiva, affermarono che le dichiarazioni circa tali eventi paranormali rese durante lo stato ipnotico sarebbero fatte in buona fede. Tuttavia, il loro collega Marco Marchesan precisò che queste dichiarazioni potrebbero comunque non corrispondere alla realtà. Inoltre, Roberto Pinotti ed Enrico Baccarini del Centro Ufologico Nazionale (CUN), pur ritenendo importante il "caso Zanfretta", scrissero su UFO Notiziario che l'ipnosi sarebbe stata inquinata irrimediabilmente dall'intrusione di un inquirente (Luciano Boccone).

Inoltre, l'ipnosi regressiva è considerata in genere un metodo assai inaffidabile, dato che è facile per lo sperimentatore "imbeccare" il paziente e instillargli dei finti ricordi. Questo tipo di tecnica infatti oggi non è più ammessa nei tribunali.

Durante una trasmissione su un'emittente locale, un esponente del Centro Italiano Studi Ufologici ha dichiarato che il caso Zanfretta sarebbe un falso acclarato, in quanto i primi disegni degli alieni fatti dal metronotte, disegni dei quali sarebbe in possesso, sarebbero diversi da quelli attuali: Moretti e Musatti affermarono però, che i disegni in stato di veglia sarebbero molto meno precisi di quelli effettuati sotto ipnosi.

A favore della tesi del falso depone anche il fatto che gli esseri disegnati da Zanfretta sono simili ad un mostro del film Il mostro della laguna nera e del fumetto Zagor.

 Le dichiarazioni dei testimoni

Alcuni testimoni, tra cui diversi colleghi di Zanfretta nonché numerosi residenti dei comuni di Torriglia e Propata, teatro di alcuni degli eventi, dichiararono di aver assistito a strani episodi correlati ai presunti rapimenti e ne informarono i Carabinieri. Per esempio il maresciallo Carlo Toccalino, che la notte tra il 6 e 7 dicembre 1978 era di turno al centralino della cooperativa di guardianaggio, disse in un'intervista che poco prima del primo presunto incontro, avvenuto intorno alle 24, Zanfretta aveva chiesto aiuto ai suoi colleghi via radio esclamando: "Mamma mia quanto è brutto! Non sono uomini, non sono uomini!”. Proprio in quelle ore, alcuni abitanti della vicina Torriglia avrebbero visto un forte bagliore in direzione del luogo ove si trovava Zanfretta.

Allarmati dall'interruzione del contatto radio, i colleghi Walter Lauria e Raimondo Mascia si misero alla ricerca di Zanfretta: lo trovarono all'una: affermarono che il suo corpo era molto caldo nonostante il freddo di quella notte. Zanfretta era in stato confusionale e febbricitante. Quando si riprese, disse che era stato terrorizzato da "degli extraterrestri dalle sembianze mostruose". Le guardie giurate informarono il comando dei Carabinieri, il quale, poi, inoltrò al ministero dell’Interno verbali nei quali definito “buono” il grado di attendibilità delle testimonianze.

Durante il sopralluogo effettuato sul posto all'indomani si sarebbero rilevate sul terreno due impronte a ferro di cavallo aventi un diametro di circa tre metri. Lo spessore era di circa 15 cm e pareva suggerire che qualcosa si era posato sul prato. In seguito fu compilato il “Rapporto informativo circa l’avvistamento di oggetti volanti non identificati (Ovni) ed umanoidi da parte di Zanfretta Fortunato”; esso sarà inviato alla Pretura di Genova dal brigadiere Nucchi il 3 gennaio 1979 ed il giudice Russo ne disporrà l'archiviazione l’11 gennaio 1980 per “mancanza di estremi di reato”. Sotto ipnosi, Zanfretta racconterà che, prima di essere ritrovato, avrebbe subito esami clinici invasivi a bordo di un UFO. Riferirà, inoltre, che i presunti alieni avrebbero manifestato il proposito di trasferirsi sulla Terra in futuro.

Un altro strano episodio si sarebbe verificato nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1979, quando Zanfretta scomparve nuovamente. La sua auto fu rinvenuta, senza di lui, di nuovo vicino a Torriglia. Questa volta fu però osservata una nuvola nel cui interno si sarebbero accesi due fari; il tenente Cassiba affermò di aver sparato alcuni colpi contro tale nuvola, al che essa sarebbe sparita. Poco dopo Zanfretta fu trovato nei pressi della macchina. Infine, in coincidenza del quarto presunto Incontro Ravvicinato, avvenuto in Corso Europa, a Genova, i residenti segnalarono un black-out circoscritto.

 La testimonianza di Zanfretta stesso

Zanfretta afferma di aver ricevuto dai presunti esseri una sfera (inizialmente destinata all'ufologo Josef Allen Hynek) trasparente contenente un tetraedro dorato che ruoterebbe in sospensione.

L'esistenza della sfera non è mai stata provata. Zanfretta afferma di averla nascosta in un luogo noto solamente a lui, ed eventuali altri individui che si avvicinassero, sostiene il metronotte, verrebbero fulminati dalla sfera stessa; Zanfretta racconta di sentirsi psichicamente forzato a recarvisi almeno due volte al mese, pur ignorando il motivo di tali visite. Il metronotte afferma che i presunti esseri non lo reincontreranno prima del 2010. La storia di Zanfretta ha ispirato, nel 1984, un libro giunto oggi alla sua terza edizione, a firma del giornalista Rino Di Stefano che può essere considerato “il padre del caso Zanfretta”. Nello stesso anno RaiTre ne trasse uno sceneggiato-inchiesta , in due puntate di grande successo, proposto e realizzato dal regista televisivo Bruno Ferracciolo. Parecchio tempo dopo, nel 2001, se ne parlò ancora nel film InvaXön - Alieni in Liguria di Massimo Morini (leader dei Buio Pesto) con la direzione scientifica dell’astronauta Franco Malerba. Nel film Zanfretta ha impersonato sé stesso e gli incassi della vendita dei diritti della pellicola sono stati devoluti all'Associazione sindrome X-Fragile) .

Zanfretta dichiara che non ha mai tratto alcun profitto da iniziative editoriali e giornalistiche derivate dalle sue presunte esperienze.

Per contro, esse gli causarono la sospensione del porto d'armi, con ricadute sulla sua posizione lavorativa, essendo egli all'epoca guardia giurata. Zanfretta afferma inoltre che il racconto di quegli eventi provocò reiterati ed umilianti episodi di derisione nei suoi confronti sia da parte di privati (afferma in un'intervista: “Gente sconosciuta mi telefona a casa a tutte le ore per prendermi in giro. Io non lo so che cosa fosse quello che ho visto, però l’ho visto. Non sono un bugiardo”) che da parte di alcuni giornalisti (si sentì piuttosto deriso da Enzo Tortora quando fu invitato nella trasmissione "Portobello").

Il 27 Febbraio 2007 Zanfretta venne invitato al programma di Enrico Ruggeri , Il Bivio in onda su Italia Uno. In qualità di ospiti risiederanno Ufologi e uno scettico Alessandro Cecchi Paone.

La storia di Zanfretta tuttavia risulta a tutt'oggi non verificabile.

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Ora dimmi tu ! Gli alieni esistono ?

Fai questo test :

Esistono queste formi di vita ?

a. Si

b. No

c. Forse

Cosa faresti se ne incontrassi una ?

a. Scapperei

b. Moriei di paura

c. La conoscerei

Vorresti incontrarne una ?

a. No, ho paura !

b. Si, che cosa c'è di strano ?

c. Non saprei, lasciamo al destino il mio destino !

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Rispondi sul mio forum !

ES: 1 a. 2 b. 3 c.

 
 
 
 
 

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