Di solito le battaglie sulla sessualità sono incentrate sul diritto a esprimere la propria diversità nei confronti della “norma”. Anche astenersi però è una differenza e così a Londra lo scorso 8 luglio si sono radunati gli asessuali, persone cioè che hanno rinunciato al sesso per scelta. Gli attivisti si sono riuniti in occasione della World Pride Asexual Conference 2012 dove hanno espresso il loro diritto e orgoglio per la scelta della castità e non per seguire regole o dettami. Si tratta di persone che hanno rinunciato al piacere del sesso perché indifferenti, non interessati, come hanno spiegato gli organizzatori.David Jay è uno dei leader del movimento: il trentenne ha fondato nel 2001 l’Asexual Visibility and Education Network, un gruppo che riunisce tutte quelle persone non interessate al sesso e che, come spiega lo stesso Jay in un’intervista al Globalist, conducono una vita normale e felice.La loro è solo una scelta di vita che li vede indifferenti e non interessati a un aspetto predominante nella nostra società: anche il mondo dei media e della comunicazione lo sa e ci bombarda con messaggi a sfondo sessuale di continuo.
Si può rinunciare al sesso per scelta? Si, succede a Londra. Un'altra idiozia Britannica e Americana
Di solito le battaglie sulla sessualità sono incentrate sul diritto a esprimere la propria diversità nei confronti della “norma”. Anche astenersi però è una differenza e così a Londra lo scorso 8 luglio si sono radunati gli asessuali, persone cioè che hanno rinunciato al sesso per scelta. Gli attivisti si sono riuniti in occasione della World Pride Asexual Conference 2012 dove hanno espresso il loro diritto e orgoglio per la scelta della castità e non per seguire regole o dettami. Si tratta di persone che hanno rinunciato al piacere del sesso perché indifferenti, non interessati, come hanno spiegato gli organizzatori.David Jay è uno dei leader del movimento: il trentenne ha fondato nel 2001 l’Asexual Visibility and Education Network, un gruppo che riunisce tutte quelle persone non interessate al sesso e che, come spiega lo stesso Jay in un’intervista al Globalist, conducono una vita normale e felice.La loro è solo una scelta di vita che li vede indifferenti e non interessati a un aspetto predominante nella nostra società: anche il mondo dei media e della comunicazione lo sa e ci bombarda con messaggi a sfondo sessuale di continuo.