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Titanic. La lettera autentica di Rose Amelie Icard [FOTO]


La signorina Icardi racconta di come dopo 43 anni dalla tragedia avesse ancora incubi su quella notte e riporta con precisione i dettagli del suo salvataggio: "Per miracolo io e la signora Stone ci siamo ritrovate nella stessa scialuppa, dove c'erano circa 30 persone. L'ufficiale mi disse: "Rema veloce, hai solo 25 minuti per salvare la tua vita". Presi i remi e remai con così tanta energia che avevo le mani insanguinate e i polsi paralizzati, perché dovevamo essere pronti a fuggire dall'immenso abisso che il Titanic stava aprendo mentre affondava".
Titanic lettera Rose Amelie Icard-La lettera di Rose Amelie Icardi prosegue così: Accanto a me c'erano due signori anziani, il signor e la signora Straus, i proprietari di Macy's, i grandi magazzini New York . La signora si rifiutò di salire sulla scialuppa dopo aver aiutato a far salire la sua cameriera. Si avvinghiò al collo del marito e gli disse: 'Siamo stati sposati per 50 anni, non ci siamo mai separati, voglio morire con te'.
Tra i ricordi più vivi della donna anche gesti di eroico altruismo: "Dopo aver aiutato a salvare donne e bambini, il miliardario Benjamin Guggenheim indossò abiti eleganti e una rosa sul bavero per morire".
Affondato il 15 aprile del 1912, il Titanic è stato protagonista di decine di film e libri. Il suo tragico affondamento rimane una delle vicende più misteriose e affascinanti dell'immaginario comune.
Il nome doveva evocare opulenza, magnificenza e grandiosità: il Titanic costò 7,5 milioni di dollari, l'equivalente di 176 milioni di dollari attuali.
Un viaggio senza ritorno, quello del Titanic, raccontato con vivida memoria dalla signorina Icardi nella lettera: "Improvvisamente si fece buio, totale e imperscrutabile. Solo grida, grida orribili, orrendi scricchiolii della nave e poi il nulla. A volte, 43 anni dopo la tragedia, me lo sogno ancora".