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Esorcismo


La pratica dell'esorcismo è tanto controversa quanto estremamente diffusa, più di quanto generalmente riteniamo: ritenere che i demoni possano impossessarsi dei corpi delle persone è infatti una delle credenze religiose più largamente diffuse al mondo, e non soltanto nel mondo cattolico, dove pure le richieste sono in forte aumento. Ma non sempre le cose vanno per il verso giusto: di persone morte durante un esorcismo purtroppo ce ne sono state tante, anche se pochi casi salgono alla ribalta delle cronache. Uno di questi è avvenuto qualche anno fa in Malesia, un esorcismo praticato su una bambina di 3 anni per scacciare gli spiriti maligni conclusosi tragicamente. Otto adulti pensarono bene di immobilizzare la vittima, la coprirono e infine le saltarono addosso: inevitabilmente la bimba morì, schiacciata e soffocata. Su di lei si era formata una vera e propria pila umana di persone che recitavano delle nenie. Quando giunse la polizia ormai era troppo tardi, perché la bambina era già morta soffocata. Oltre ai genitori della piccola vittima, venenro arrestati anche la nonna, uno zio, la cameriera e due cugini. Una morte involontaria, ma fatalmente prevedibile vista la messa in pratica. Altri casi documentati hanno origini più antiche, ma non risultano essere certo meno terribili, anzi: nel 1828 una donna di nome Ann Roche annegò un bambino di 4 anni che credeva fosse posseduto, ma alla polizia affermò che non voleva fargli del male, ma solo liberarlo dagli spiriti malvagi. La donna fu tra l'altro ritenuta non colpevole e rilasciata per il fatto. In anni a noi più vicini la sorte non è stata così benigna con gli esorcisti improvvisati, che hanno subito pesanti condanne per aver ammazzato persone perché ritenute possedute. Ci sono poi vicende che non riguardano esorcismi, ma si tratta di veri e propri omicidi compiuti ai danni di persone ritenute possedute dal demonio. Ne ricordiamo solo alcuni di questa triste e lunga casistica: Daniel Johnson, 32 enne inglese, che accoltella e strangola la sua compagna di 24 anni, una donna che in Sicilia uccide la sorella strappandole il viso a morsi, lasciandola in agonia per alcuni giorni, un attore, Michael Brea, che negli Stati Uniti ha utilizzato una spada da samurai per far fuori lo spirito maligno nel corpo della madre. Perché la ‘scusa' è sempre la stessa: aveva il Male dentro, ho dovuto farlo.Qui non ci sono nemmeno tentativi di esorcismo, si tratta di puri e semplici delitti commessi da persone spesso squilibrate, o in preda a forti esaurimenti nervosi. In ogni caso il demonio resta una scusa molto gettonata per compiere atti violenti contro il prossimo, quasi sempre i familiari più vicini agli autori di questi omicidi.