ALIEN

Da tossicodipendente a imprenditore di successo.


Vincere i propri demoni, superare anni di abusi e riprendere il controllo della propria vita. Non sempre le storie di droga hanno un lieto fine, ma quella di Khalil Rafati ce l'ha, ed ha l'aspetto di un "succo".Khalil ha 46 anni, vive a Malibu ed è il proprietario di uno dei bar più glamour di tutta la città. La sua, a vederla ora, sembra una vita perfetta: sole, successo, buona salute. Ciò che rende la sua storia unica, è un dettaglio: Khalil dovrebbe esser morto. Per ben due volte, Khalil ha sfiorato la morte: ad una festa a Malibu andando in overdose di eroina e quando gli venne sparato attraverso la porta del bagno di un bar in cui si era chiuso per drogarsi.Nel suo libro "I forgot to die", mi sono dimenticato di morire, l'uomo racconta la sua vita, dall'infanzia segnata da abusi sessuali, problemi con la legge, fino all'età adulta dove l'insoddisfazione per il lavoro e le condizioni di vita hanno trovato sfogo nell'uso di droghe. Prima marijuana, poi cocaina, infine eroina, la droga di cui è quasi morto. Rafiti si è poi disintossicato e ha aperto una comunità di recupero dove offriva agli ospiti i suoi succhi di frutta. Quei succhi iniziarono ad avere successo e in molti cominciarono a fargli visita proprio per assaggiarli. Khalil grazie a un prestito riuscì ad aprire il suo primo negozio e nel giro di poco tempo diventò un milionario. Tra i suoi clienti il cantante dei Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis, e Jeff Bridges.