Creato da: procino995 il 04/05/2010
L'ALTRA ME

 

 
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Sembra ancora una bambina. Vive dell'odio per Roma, ma si nutre di Roma.

Post n°2163 pubblicato il 28 Giugno 2014 da procino995
 

Oltre 150 anni e non li dimostra. Sembra ancora una bambina. È una collezione di Stati assortiti, suddivisi in fasce, come i meridiani. Una fascia è al Nord, verde,

con un partito secessionista, mascherato da federalista e meticiatto con quelle logiche centraliste che dice di voler combattere. Vive dell'odio per Roma, ma si nutre di Roma.

La Lega è solo un pannicello caldo. Il Piemonte firmerebbe subito un'annessione alla Francia e così il Lombardo Veneto all'Austria. Dopo il Nord, appena varcato il Po,

ci sono vecchi Stati gloriosi come il Granducato di Toscana, oggi chiamato Regione Toscana. Sono riserve indiane di un partito in dissoluzione, in attesa di riacquistare la loro vecchia identità.

Al centro, bianco giallo, dopo un secolo e mezzo, non è cambiato nulla. Lo Stato della Chiesa ha eletto la sua candidata. Il Vaticano amministra Roma, le sue cliniche, le sue scuole,

dispone di patrimoni immobiliari immensi.  Oltre a esercitare il potere temporale sullo Stato della Chiesa lo esercita anche sullo Stato Italiano.

Il Sud, nero con qualche striatura di rosso, è auto amministrato da formazioni con una forte base territoriale, federate tra loro per lo sviluppo dell'economia sommersa,

dal pizzo, alla droga, agli appalti truccati. Camorra in Campania, 'Ndrangheta in Calabria, Sacra Corona Unita in Puglia e dintorni e Cosa Nostra in Sicilia.

Un'eredità di Garibaldi e della dissoluzione del Regno delle Due Sicilie. Rimangono la Sardegna, feudo della Signoria di Arcore, e le regioni di confine dove si parla tedesco,

patois, friulano.
"Noi siamo da secoli - Calpesti, derisi - Perché non siam popolo - Perché siam divisi - un'unica - Bandiera, una speme - Di fonderci insieme".

Goffredo Mameli scrisse queste parole, per il suo inno, nel 1847. "Non siam popolo" è ancora attuale e l'auspicio di "fonderci insieme" spiega come, già allora,

si sapeva che insieme non eravamo mai stati. "Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani" disse Massimo d'Azeglio. "Fare gli italiani?": un popolo non si può costruire,

non è fatto di calce e cemento, ma di cultura e memoria. Più popoli, invece, si possono unire,

ma per farlo va prima riscritta la nostra Storia.

 

 
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Commenti al Post:
mirosalfi
mirosalfi il 28/06/14 alle 20:42 via WEB
"Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani" siamo ancora in tempo possiamo farcela
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procino995
procino995 il 28/06/14 alle 20:44 via WEB
E chi può dire il contrario?
Abbiamo una classe dirigente che "si fa" gli italiani ogni giorno !!


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jigendaisuke
jigendaisuke il 28/06/14 alle 22:51 via WEB
il problema è che la classe dirigente, la decidono gli elettori! E intanto, questo povero paese, è diviso fra legaioli e neoborbonici, insomma il peggio del peggio
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procino995
procino995 il 29/06/14 alle 00:00 via WEB
E l’italiuccia non sarà mai unita.


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adam125
adam125 il 28/06/14 alle 21:30 via WEB
E' vero che esistono tante differenze tra Nord, Centro e Sud Italia, ma credo che esistano anche tra francesi di Parigi e francesi di Marsiglia o MontPellier. Secondo te sarebbe meglio si disfacesse l'Italia? Io non credo.
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procino995
procino995 il 29/06/14 alle 00:00 via WEB
Nemmeno io.


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aladin451
aladin451 il 28/06/14 alle 21:43 via WEB
Per il prossimo 25 aprile proporrei un giorno di silenzio internet a mo'di lutto e bandiere a mezzasta
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procino995
procino995 il 29/06/14 alle 00:01 via WEB
Per chi ancora ne possiede una.


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alberto524
alberto524 il 28/06/14 alle 22:33 via WEB
Siamo quel siamo e ce lo dobbiamo far bastare e lavorarci sopra per limitare appunto i danni dovuti a questa disunità dell'Italia. Ve rendete conto che non c’è scelta, vero? Bisogna cominciare, noi che ci siamo scelti nel mazzo, dal nostro giardinetto - l'erba del vicino non è vero che è sempre più verde, molte volte è arida perché' non piove mai
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BANNATA3
BANNATA3 il 28/06/14 alle 23:48 via WEB
Io non sento niente quando sventola il tricolore.
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alfredo_1972_2
alfredo_1972_2 il 29/06/14 alle 00:09 via WEB
perché tentare e ritentare e ritentare, di unire una nazione(...)con dei popoli troppo distanti culturalmete,politicamente,tradizionalmente e mentalmente diversissimi, dall'alba di quel pirla di Garibaldi? Il siculo. cos'ha da spartire tutto questo con il milanese? niente Il napoletano...beh non si conta.. il pugliese il romano, il fiorentino, che cosa c'entrano con il popolo nordico? con la mentalità nordica? .. Niente! Cosa è successo fino ora con l'integrazione forzata? Come facciamo a coesistere senza diatribe odio e incomprensioni tutti insieme appassionatamente? e tentare e ritentare e così facendo disintegrare una nazione in nome dell'unità?
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Daniel.sassofon00011
Daniel.sassofon00011 il 29/06/14 alle 00:12 via WEB
Unità di che? di gente integrata a forza? e chi è quel genio che l'ha imposto? Il sud non vuole lo stato, ed è quello che vediamo: uno schifo!. E fa muro! Il centro vuole padroneggiare tutto e tutti per un blasone e cultura che NON HA MAI AVUTO e non gli spetta. ..e fa muro! Il nord al quale tutti danno del razzista, che ha sempre pagato zitto le gabelle insulse per tutti gli assistiti depressi del resto d’Italia, ora lo additano come scempio e rovina dell’Italia: SI DEVE FARE UN MURO ELETTRIFICATO CON CECCHINI ED ELICOTTERI! FOGLI DI VIA AL SANGUE MARCIO E IN-RINNOVABILE DI TUTTI I PRO-BORBONICI ATTACCATI AL LORO RETAGGIO ASSISTENZIALISTA E CORROTTO! FUORI DAI COGLIONI PER SEMPRE!
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