Creato da: procino995 il 04/05/2010
L'ALTRA ME

 

 
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Dedicato all'uomo.

Post n°2277 pubblicato il 03 Novembre 2014 da procino995
 

Il progresso offre molte possibilità appena qualche decennio fa insospettate.
L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza, il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale.

L'uomo ha acquistato una conoscenza più approfondita del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni,

grazie ad un accresciuto senso universalistico, a una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà,

e grazie infine alla possibilità di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.

Peccato però, che l'uomo è rimasto un perfetto idiota.


 
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Commenti al Post:
Shalom.aleichem
Shalom.aleichem il 03/11/14 alle 18:02 via WEB
Già, sembra che più opportunità siano a sua disposizione, più l'duomo inorgoglisce al punto da diventare un perfetto idiota!
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Malek1978
Malek1978 il 03/11/14 alle 22:36 via WEB
Il futuro dell'uomo del Terzo Millennio è incerto. Non è disfattismo, terrorismo o pessimismo. I segnali sono evidenti. Lo attendono disastri naturali, squilibri culturali che già sono iniziati in tutto il mondo, nonché banalizzazione, tendenza all'uniformità, sovrappopolamento, povertà, scelte miopi.
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Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 03/11/14 alle 22:41 via WEB
L'uomo del Terzo Millennio deve fermare la sua sfrenata corsa verso l'autodistruzione, contare umilmente i danni provocati e porvi subito rimedio, progettando il futuro. Per Mainardi è l'unico modo per salvare quanto ancora si può salvare: "La nostra cultura si è sempre imposta come la migliore. Per questo le conseguenze delle sue azioni non avevano alcuna importanza. I risultati invece sono evidenti: perdite irreparabili di patrimoni consolidatisi per milioni di anni. Non resta molto tempo, ma si può fare ancora qualcosa: la cultura ecologica deve divenire centrale, entrare nelle scienze economiche e politiche e dare il giusto scossone all'umanità che decide.
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A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 03/11/14 alle 22:44 via WEB
L'unica cultura predominante a qualsiasi latitudine e longitudine sta diventando solo quella degli hamburger e della Coca Cola. Alle nuove generazioni insomma non lasceremo altro che questa 'ricchezza'. La Terra è bellissima e noi lasceremo hamburger e Coca Cola ai nostri figli? Bisogna tutelare le differenze genetiche e culturali, valorizzarle a tutti i costi perché sono l'uomo stesso, rappresentano la sua crescita nel futuro. L'uomo morirà senza di esse, l'uomo e le sue imprese spaziali. Ha dimenticato che le sue radici affondano nelle foreste e che la scomparsa anche di uno solo di quei piccoli popoli rimasti sarà una drammatica amputazione nell'equilibrio planetario?".
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Sunshine.For.Ever
Sunshine.For.Ever il 03/11/14 alle 22:59 via WEB
Quando l'uomo si impegna a distruggere il Pianeta L'Atollo di Midway è un'isola di 5,2 km², con circa 3.000 abitanti. È situato nella parte occidentale dell'arcipelago delle Hawaii, nell'Oceano...
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Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 03/11/14 alle 23:13 via WEB
L'uomo per vivere deve consumare e scaricare i prodotti di rifiuto. Per non distruggere la Terra occorre raggiungere e mantenere l'equilibrio tra quello che si consuma e quello che la natura riesce a produrre, eventualmente con qualche "aiutino", e tra quanto si scarica e quanto la natura può smaltire. Questo richiede studio, organizzazione e soprattutto avidità limitata. Faccio un esempio: in Amazzonia si tagliano alberi a tutto spiano, senza regole, badando solo al guadagno immediato, e la foresta diminuisce. In Finlandia, da quando la produzione di pasta di legno per la carta è diventata una delle industrie primarie sono aumentate le foreste, perché si taglia con criterio, e si ripiantano alberi, in modo che la risorsa legno possa durare indefinitamente
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Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 03/11/14 alle 23:17 via WEB
smettere di fare l'uomo..sembra una frase fatta, ma qualsiasi cosa faccia fa danni! guerre, devastazioni, smog..che altro dire..certo, dovrebbero essere i capi di stato a rendersi conto dello status delle cose, non noi!
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Marinadgl85
Marinadgl85 il 03/11/14 alle 23:20 via WEB
l'uomo e un parassita. arriva sfrutta tutte le risorse e si sposta. x migliorare le cose dovremmo sfruttare lenergia rinnovabile e consumare meno
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SOLO.ALESSIA2006
SOLO.ALESSIA2006 il 03/11/14 alle 23:40 via WEB
I responsabili dell'ambiente in cui viviamo insomma non sono 'gli altri', siamo noi: noi con le nostre scelte che devono essere lungimiranti, con le nostre azioni che buone o cattive devono sempre essere consapevoli delle ricadute che avranno sugli altri e sull'ambiente, con la nostra capacità critica che nessuno deve toglierci, con il nostro coraggio di essere coerenti e di andare fino in fondo a quello in cui crediamo, ma soprattutto con la nostra capacità di ragionare per conto nostro, impedendo a chiunque di prepararci già preconfezionato il nostro destino, il nostro cibo, la nostra giornata, il nostro pensiero. Uno per tutti, tutti per uno, questa è la strada da seguire.
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