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Alitalia, fallita la gara


Alla fine Air one non se l'è sentita. Troppo incertezze, troppi soldi da investire. Il bluff di Toto è rientrato. La low cost si è ritirata dalla gara e la compagnia di bandiera è stata ancora una volta sconfitta.Sconfitta grazie ai sindacati che non hanno ancora capito che si rischia la liquidazione; grazie a quegli ultrà del governo che la vorrebbero pubblica nonostane l'Europa non lo permetta; sconfitta a causa di tutte le polemiche stupide e assurde che in questo blog sono state più volte evidenziate, penso a tutte le sciocchezze sparate dai nostri ministri sugli interessamenti di compagnie cinesi, francesi, tedesche... Non credo che qualcuno OGGI sia disposto a sobbarcarsi la compagnia, senza prima aver l'assicurazione dal Governo che si possa avviare una efficace cura dimagrante. Ma visto che nessuno si fida più del governo e delle sue promesse... sarà il governo stesso a dover dimostrare che Alitalia può essere risanata. La via maestra, a questo punto, sarebbe quella di rinunciare alla vendita diretta (Air France e le altre compagnia non sono interessate) e nominare un commissario straordinario, che dovrebbe agire in tre direzioni:- dismissione di Az-servizi- sfoltimento del settore amministrivo (almeno 2.000 esuberi)- cassa integrazione per il personale di volo (altri 1.000 esuberi)Serve una cura dmagrante da cavallo. Io un candidato ideale l'avrei: Enrico Bondi. Il risanatore di Parmalat certamente saprebbe dove mettere le mani per rilanciare la compagnia. Speriamo che il governo si svegli da questo letargo e sidecida a fare la cosa giusta. Solo dopo, diciamo tra 3 o 4 mesi, si potrà pensare a vendere la compagnia. Prima bisogna dimostrare che Alitalia può arrestare l'emorragie di perdite. Altrimenti, continuando così, sarebbe meglio tenere a terra gli aerei, visto che "più si vola più, più si perde"Viva Alitalia!