ALITALIA: ammesso che Giancarlo Cimoli non sapesse dialogare con i sindcati... che Berlusconi abbia trattato la vicenda con superficialità... che il Sulta avesse ragione: mi spiegate come mai gli scioperi continuano?!?
Nonostante Cimoli sia stato sostituiro?
Nonostante Prodi sia al posto di Berlusconi?
Nonostante Bianchi abbia mostrano massima disponibilità verso le tesi del Sult?
La verità è che su Alitalia pesa una grossa ipocrisia: nessuno pensi che i rpoblemi strutturali possano essere risolti senza licenziamenti... altrimenti la compagnia andrà veramente al tribunale fallimentare e - statene sicuri - sarà peggio per tutti. per i lavoratori, per gli azionisti e per i consumatori.
Il problema non è solo la scarsa produttività dei dipendenti ma il loro numero eccessivo rispetto al giro d'affari dell'azienda...
Viva Alitalia
* * *
(ANSA) - GENOVA - ''Questa agitazione sta diventando veramente una violenza nei confronti dei passeggeri''. E' l'opinione del ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, sull' agitazione dei lavoratori dell'Alitalia. Il ministro ha ricordato che ''le parti, come sapete, sono state convocate per il 29 e cerchiamo di trovare un punto d'incontro per fare rientrare questa agitazione''. Sul fronte della privatizzazione di Alitalia, il ministro ha ricordato che ''e' stata inviata la lettera per le offerte conclusive e il 2 luglio si chiudera' anche questa fase''. ''Il ministro ha poi ribadito che per Alitalia ''e' fondamentale il piano industriale cosi' come e' fondamentale ragionare sui livelli occupazionali e sul risanamento finanziario. Le tre cose devono andare avanti insieme. Se avessimo voluto fare un'altra cosa - ha concluso il ministro - avremmo potuto vendere la compagnia un anno fa''. (ANSA).
|
|
|
Magari qualcuno ci resta male ma, tranne lo sciopero di qualche giorno fa, per il resto si tratta di rispetto delle norme contrattuali; mi spiego: se ad esempio un dipendente non indossa o la indossa male la spillina skyteam, (vedi il post 675 di Aviator AZ), è soggetto a sanzioni disciplinari perché viola il regolamento, quindi viola il contratto; questo non succede solo in Alitalia; alle Ferrovie qualche anno fa, 4 ferrovieri non ostacolarono una giornalista di Report che stava girando un servizio sulla mancanza di sicurezza nelle Ferrovie violando quindi il contratto e per questo sono stati licenziati, non importa che dopo qualche settimana ci sono scappati i morti di Crevalcore. In generale può capitare che un dirigente ordini di fare qualcosa non propriamente regolare, se il lavoratore si oppone, è insubordinazione e contrattualmente è punibile, poi sta al lavoratore dimostrare che la pretesa era irregolare; se il lavoratore non vuole avere rogne ( come tutti i precari di Alitalia e di tante altre aziende, pubbliche e private) esegue l’ordine assumendosi totalmente la responsabilità di ciò che fa e liberandone allo stesso tempo i dirigenti. Ora sta succedendo il contrario, i dipendenti vogliono ufficialmente il rispetto del contratto e l’azienda che ha sempre scaricato sui lavoratori le proprie deficienze si trova in grandissima difficoltà. Mi spiace deludere qualcuno ma la mancanza di personale in Alitalia è gravissima e non mi riferisco a dirigenti, consulenti ed amministrativi ma a personale navigante, operai ed impiegati ed infatti l’azienda fa uso di precari in quantità industriale, vite sospese nell’incertezza per anni ed anni (anche oltre 10 anni).
A fronte di ciò sprechi assurdi e la gestione Cimoli non è stata da meno, basta ricordare nel biennio 2004- 2005 la sponsorizzazione dell’attrice Marina Malfatti costata all’Alitalia circa 160 mila euro, la ristrutturazione della rivista di bordo Ulisse affidata, malgrado la presenza in Alitalia di un ufficio stampa e di giornalisti di qualità, ad una società esterna, la Ithaca stipendiando con 10 mila euro netti al mese il direttore Stella Locci che per “compagnia” si è portata il fratello Massimo, architetto al quale Cimoli ha poi affidato la consulenza per la vendita dei terreni di proprietà Alitalia intorno all’aeroporto di Fiumicino, un’area che nel frattempo stava cambiando destinazione d’uso, da agricola a edificabile. Il galante Cimoli ha accolto in Alitalia un’altra signora, all’Alitalia un’altra Tiziana Dall’Oglio Ansuini, vecchia conoscenza di Cimoli fin dai tempi in cui egli era amministratore delle Ferrovie; grazie a lei l’azienda si riempie di telecamere ovunque, dai locali dell’aeroporto ai garage del palazzo della Magliana e sempre a lei si deve la fornitura delle nuove trousse e dei cioccolatini di bordo della ditta Peccati di Capri; questo, nel momento in cui sembrava che la compagnia dovesse fallire e veniva tagliato il personale. (Vedere “Disastro senza badare a spese” di Daniele Martini su Panorama del 15/03/2007). |
(Rispondi)
|
|
|