La vicenda Alitalia è finita nel migliore dei modi possibili. Direi nell'unico modo possibile. La cordata italiana si è materializzata e ha firmato un accordo coi sindacati per rilevare la compagnia di bandiera. i sindacati hanno fatto bene ad accettare perchè diversamente avrebbero dovuto affrontare lo spettro del fallimento... e sarebbe stato anche peggio. A questo punto possiamo fare alcune considerazioni sul passato e sul futuro di Alitalia.
IL PASSATO
1) L'idea di vendere la compagnia ai privati, come tentato da Padoa Schioppa, era giusta, ma i diktat dell'estrema sinistra, contraria ai licenziamenti, hanno impedito di trovare un buon acquirente
2) Nessuna colpa può essere moss aa Cimoli. ha tentato di risanare la compagnia ma si è dovuto scontrare con lo strapotere dei sindacati. Dispiace solo che se ne sia andata con una buonuscita così alta...
3) Se il Governo Prodi avesse deciso con maggiore determinazione si sarebbero limitati i danni, mentre ora gli azionisti hanno perso tutti i loro risparmi .
4) Gli azionisti hanno fatto male a scommettere su Alitalia. Dovevano immaginare che le resistenze sindacali avrebbero impedito di risanare la compagnia. Hanno giocato d'azzardo e hanno perso clamorosamente. Peggio per loro (ricordo ai lettori che anch'io sono un azionista Alitalia: ma onestamente bisogna ammettere che l'investimento era fortemente speculativo e che le azioni sono per definizione "capitale di rischio")
5) Un plauso al Governo Berlusconi: il decreto legge che ha consentito lo scorporo dei debiti di Alitalia è stata una mossa saggia. Nessuno altrimenti avrebbe comprato la compagnia. La domanda sorge spontanea. Non sarebbe stato meglio agire prima? Certamente, ma a questo punto vale il detto "meglio tardi che mai"...
IL FUTURO
1) La compagnia, priva della zavorra occupazionale, adesso ha le carte in regola per competere con gli avversari. Non me ne vogliano i dipendenti. Non è un problema dei salari (bassi) ma della produttività: nella vecchia Alitalia il rapporto tra biglietti venduti e dipendenti era insostenibile. In Ryanair la produttività è circa 8 volte superiore. Questo perchè gli aerei nella vecchia Alitalia erano sfruttati poco rispetto alla mole di personale.
2) A questo punto, per il rilancio, manca solo il partner straniero. Comunque meglio alleati dei tedeschi che dei francesi. Spinetta ha tirato troppo la corda: voleva trasformare Alitalia in un vettore regionale e trasferire i voli a Parigi. I tedeschi invece sono più ragionevoli e peremetterebbero alla compagnia di investire in collegamenti punto a punto
3) Alitalia sta per perdere il monopolio sulla tratta Roma-Milano... a favore delle ferrovie private. Tra pochi mesi partiranno i treni superveloci della compagnia guidata da Montezemolo. La compagnia dovrà quindi inventare nuove tratte. Ecco perchè la scelta punto a punto è la migliore
4) Piloti e assistenti di volo dovranno essere disposti a trasferirsi in altre città per consentire un abbattimento delle spese per i pernottamenti in hotel. Basta con Alitalia romacentrica...
5) Per il momento non mi vengono altre idee... fate voi nei commenti...
Viva Alitalia!
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Accidenti, quante cose interessanti che leggo, peccato che sono di fretta..
Vediamo un po’, ho il piacere di essere su un blog di un azionista che loda mr. Cimoli (e company ovviamente, no?); una vera chicca perché a parte i vari ministri del Tesoro non ne ho trovato fino ad oggi nemmeno uno che la pensi così; se poi aggiungiamo che i ministri di tasca loro non mettevano nulla.. ma questo è un altro discorso. In effetti aveva fatto così bene alle Ferrovie che era il più adatto; a proposito, sembra che l’Alta Velocità in Italia costi il triplo rispetto che in Spagna o in Francia; come mai?
Vabbè, ha scorporato i servizi di terra da Alitalia creando Alitalia Servizi, società che sembra faccia pagare i servizi di assistenza il 30% in più ma coi dipendenti pagati di meno; il che non è facile e la dice lunga su quei sindacati che da anni accettano di far fare i sacrifici ai lavoratori in tante aziende ed in tanti settori.
Sulla produttività, è vero, i conti parlano chiaro: http://docs.google.com/View?docid=dg6j9j4m_48dg3bj5fq
Il fatturato medio per dipendente è molto più alto che nelle altre principali compagnie; a scendere notevolmente è invece il fatturato per aereo che dipende dal tipo di aerei che ha la flotta ed il fatturato per passeggero; tradotto se hai aerei a lungo raggio (più capienti) il fatturato medio per aereo si alza come nelle altre principali compagnie, se la flotta è prevalentemente a medio raggio, si abbassa; naturalmente gli amministratori che lei loda hanno diligentemente tagliato le rotte di lungo raggio; per il fatturato medio per passeggero vanno fatte due considerazioni:
1) I redditi medi nei paesi delle rispettive compagnie tenendo anche presente che il mezzogiorno d’Italia rappresenta una delle parti più povere d’Europa;
2) I biglietti “regalati” http://it.youtube.com/watch?v=uhZM-oQDQmU
Su Ryan Air andrebbero ricordati alcuni dettagli tipo:
1) Prende soldi e/o gode di forti sconti da parte delle società aeroportuali;
2) Salari e condizioni di lavoro censurabili;
3) Paga le tasse in Irlanda;
4) Gli aerei li prende in leasing;
5) Guadagna su diversi servizi accessori tipo hotel, rent a car & c.; i nostri brillanti manager invece da anni tagliano aziende e servizi che non rappresentano il core business tipo i charter di Eurofly, i pacchetti turistici di Italiatour, etc. etc.
A proposito di Italiatour, l’equivalente nelle Ferrovie era la CIT (nella quale in seguito finì la stessa Italiatour); si ricorda come venne privatizzata?
Prezzo pattuito: 61,5 miliardi, incassati dalle Ferrovie meno della metà (ma nel frattempo l’acquirente vendette Cit-Inghilterra incassando 25 milioni di sterline);
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/08_Agosto/12/cit.shtml
Le ricorda qualcosa?
“Eccezionale veramente” il decreto salva manager; ma una piccola curiosità: se erano così bravi perché questa “precauzione”?
Certo, qualche svista ci sarà stata, come giustificare altrimenti bottiglie di Coca Cola pagate fino a 40 euro? http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=290555
Certo mi chiedo se erano i manager ad andarsi a cercare queste “strenne” oppure qualche ditta mandava i propri rappresentanti (si potrebbero chiamare lobbisti?) ad esaltare il profumo del tappo di plastica arricchito per via del particolare coefficiente di umidità dei propri magazzini.
Certo è che rischia di più il dipendente che rivela certe notizie che non chi gestisce soldi pubblici in questo modo ma è l’Italia, è il “sistema Italia”, no?
Certo, la Francia e la Germania sono paesi diversi; ad esempio non è da escludere che se il Britannia si fosse fatto la sua bella crociera al largo di Tolone sarebbe stato accolto dai missili e dai cannoni dei Mirage d’oltralpe mentre u-boat e siluranti l’avrebbero accolta nel porto di Amburgo.
Ma il nostro è un paese di santi, poeti e… traditori. |
(Rispondi)
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