Alitalia: al via il piano di rilancio

Post n°132 pubblicato il 26 Agosto 2008 da azpia

Sembra che il piano di salvatagio di Alitalia sia finalmente pronto. La divisione in due della compagnia, una good e una bad company, è una triste necessità. Già Cimoli aveva tentato invano di riuscirci, con la creazione di Azfly e Azservizi, ma era stato stoppato dai sindacati e dai governi Berlusconi e Prodi. Probabilmente se l'avessero ascoltato allora non saremmo arrivati a questo punto... Due anni fa gli esuberi dovevano essere 3000 adesso, grazie soprattutto alla cocciutaggine dei sindacati, saranno il doppio.

Il fatto è che qualcuno non si è reso conto che siamo in Europa e che in Europa gli aiuti di Stato sono proibiti! Le imprese private devono essere in grado di stare sul mercato da sole... altrimenti sono destinate al mfallimento. E la nostra compagnia è molto vicina al fallimento. 

Adesso l'unica cosa da fare è attendere le modifiche alla legge Marzano e sperare che nulla vada storto. Il piano di rilancio, battezzato "Fenice", mette drammaticamente  in luce l'intenzione del Governo: Alitalia, come il mitico volatile, dovrà rinascere dalle proprie ceneri. Il rilancio della compagnia passerà necessariamente attraverso la sua parziale morte. Mi auguro che Alitalia possa riprendersi presto e che dalle ceneri nasca veramente qualcosa di buono. Ci risentiamo il 1 settembre.

Viva Alitalia.

 
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Post N° 131

Post n°131 pubblicato il 02 Giugno 2008 da azpia

In questo contesto nessuna impresa comprerà mai Alitalia. Neanche ragalata. Perchè  tutti sanno che in caso di licenziamenti scoppierebbe il finimondo.

Allora le alternative sono due: o lo Stato avvia un commissariamento d'alto profilo (Marchionne???) col compito di licenziare i dipendenti in esubero oppure si portano i libri in tribunale. Solo dopo di potrà pensare a vendere la società.

I sindacatai si mettano l'anima in pace. Il dato oggettivo è che nel gruppo Alitalia ci sono troppi dipendenti, specie all'interno di Az-servizi. Con questa zavorra la compagnia non decollerà mai. E mi dispiace se qualcuno si offenderà per le mie parole. La verità fa male. Gli sprechi indubbiamente ci sono ma anche a volervi eliminare resterebbe comunque una situazione di profondo squilibrio tra la forza lavoro di Alitalia ne quelle delle altre compagnia...


 
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Alitalia, dubbi Ue sul prestito ponte

Post n°130 pubblicato il 27 Aprile 2008 da azpia

Che lo Stato si metta a fare il banchiere mi sembra veramente curioso. E mi sembra ancora più curioso che si cerchi di far passare questo comportamento come normale, qualcosa che avviene tutti i giorni. Qualcosa che il governo fa per ttte le imprese. E invece così non è! Alitalia ha ricevuto un trattamento di favore. Morale della favola: temo che il prestito ponte di 300 milioni promesso dal Governo ad Alitalia verrà bollato come aiuto di stato.

Se le cose andranno così per Alitalia si apre una sola alternativa: il commissariamento. Al posto del nostro premier avrei tentato questa strada. Una strada forse più dura ma anche più realistica. Tanto, prima o poi, qualcuno li dovrà pur fare i licenziamenti...

Anchi gli esperti dell'Istituto Bruno Leoni - molto più competenti del sottoscritto - ritengono che si tratti di aiuto di Stato. Andrea Giuricin, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, spiega che “un finanziamento viene considerato un aiuto di Stato anche quando è fatto a condizioni di mercato, nel caso il debitore non sia ritenuto sufficientemente sicuro. Quasi certamente nessun investitore privato avrebbe concesso un euro ad una società che continua ad operare in perdita, dove i sindacati e i politici hanno un potere di decisione superiore al management e che non ha nessun acquirente reale in vista”.

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Malgrado tutte le difficoltà concludo col motto di sempre: Viva Alitalia.

 
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Alitalia, il governo Berlusconi si prepara alla cessione

Post n°129 pubblicato il 18 Aprile 2008 da azpia

Governo nuovo, strategia nuova. Che Prodi fosse finito in un vicolo cieco lo avevano capito in molti. Non per colpa di Padoa-Schioppa - che in effetti è stato uno dei più attenti analisti della situazione - ma per via dell'ostinazione dei sindacati. O si procede con i licenziamenti o Alitalia fallisce. Tertium non datur.

La compagnia italica purtroppo è in coma profondo. Perde 1 milione di euro al giorno e per risanarla servirebbe una cura da cavallo basata su licenziamenti, taglio delle rotte e rinnovo della flotta.

Riusciranno i nostri politici a portare a termine il risanamento? Io sono fiducioso e credo che alla fine la ristrutturazione ci sarà e sarà seria. I sindacati saranno costretti ad accettare i licenziamenti per evitare un ben più doloroso fallimento.

Tuttavia, per il bene della compagnia, spererei nella cessione ad una cordata in cui ci fossero anche i russi e alcune banche italiane. Quello che servirebbe è un gruppo di investitori in grado di garantire lo sviluppo armonico della compagnia in ITALIA. Infatti Air France ha la tendenza a concentrare il traffico su Parigi e non so fino a che punto sarebbe disposta a investire su Fiumicino...

 
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Alitalia e il ricorso Air one: mi sa che stavolta Toto ha preso un granchio... 

Post n°128 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da azpia

Toto è un gran furbacchione ma questa volta si sbaglia di grosso.

Air One ha presentato ricorso al Tar Lazio per bloccare la trattativa del Governo con Air France. In passato la compagnia di Toto ha dimostrato di saper giocare bene le proprie carte, ma questa volta credo che il ricorso sarà dichiarato inammissibile.

Semmai la questione è di competenza della Corte dei conti (la quale non può annullare la trattiva ma potrebbe accertare le eventuali responsabilità erariali di una vendita a prezzi troppo bassi).

Il Ministero del Tesoro sta semplicemente cedendo le proprie partecipazioni in Alitalia a un soggetto privato. La scelta è di natura squisitamente politica e si inserisce all'interno dei poteri privatistici del Ministero del tesoro (che ha il diritto di cedere le proprie quote senza dover renderne conto a nessuno). Del resto la compagnia italiana è quotata in borsa.

Chi vuole può lanciare tranquillamente un'Opa e iniziare la scalata...

 
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