fabbrico ali usate

amore come ingiustizia?


L’amore oggi? Non si parla più di amare una persona per sempre, ma di amare l’amore. Per tutta la vita. Non importa il numero delle persone amate. Lasciate. Siamo tutti destabilizzati, sull’orlo di crisi di nervi, in bilico tra ragione e depressione,  esistenzialmente precari in tutto: amore, lavoro, vita, amicizie, socialità etcetc. Affamati di affetto e di essere “riconosciuti”, persino di sesso. Gli amori non reggono neanche anni, le amicizie passano in un attimo. Un tempo l’amore e l’amicizia superavano le distanze e non conosceva ostacoli, guerre, avversità, continenti che potessero separare due persone. Ora uno dei due sparisce per dieci giorni e quando torna, l’altro o l’altra ha già cambiato casa e partner o amico. Abbiamo bisogno di una continua manutenzione: odiamo star fermi, cambiamo spesso orizzonte, beviamo a lunghi sorsi ma abbiamo sete subito dopo. E’ impossibile saziarci. Perché vogliamo tutto, senza pensare che il tutto non esiste. Si, si puo’ reggere il SENSO dell’amore (non l’amore) per una persona e per tutta la vita. Fino ad un certo punto come una benedizione. Poi come abitudinarietà. Infine a volte come un’ingiustizia. E non è colpa di nessuno, ma un po’ di tutti. Boh….. questo io credo, ma poi...chissà.....