fabbrico ali usate

la siepe


Ti bacio. Ti mordo le labbra. Questo mentre la siepe ci nasconde. Illuminati da una luce – non luce della strada vicina. Una strada qualsiasi. Di una dannata bellezza perché momentaneamente invisibile. Amo la siepe e ti accarezzo i seni. Amo i lampioni lontani e ti metto le mani sotto la t-shirt. Siamo seminudi. Indecenti. Bellissimi. Tu e io che rifiutiamo la sporca vergogna della decenza.  Per finalmente vivere ciò che vogliamo essere. Anche solo per qualche istante. Dietro la siepe. Accanto ad una strada. Sussulti e desiderio. Gemiti. Affondi. Frenate. Sospiri. Respiri. Questa siepe non tradisce. Nasconde i nostri corpi impegnati nella struggente bellezza del desiderio. Umido. Unica malinconica certezza: tutto presto finirà. Amo le siepi di un amore puro e assoluto. Le amo perché ci si nasconde come ladri di sogni proibiti. Scippatori di nostalgie. Gli amanti lo sanno.