Creato da aljoneditore il 16/01/2008
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Post n°54 pubblicato il 11 Luglio 2008 da aljoneditore
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Post n°53 pubblicato il 09 Luglio 2008 da aljoneditore
Stamattina ci dicono di prepararci, ci danno dei passaporti con le nostre foto e ci portano al comune. Allo sportello chiediamo la residenza, diciamo di venire dall'Inghilterra, dove vivono i nostri genitori. Siamo qui per lavorare in un bar, ci hanno dato anche il contratto di assunzione. E' la prima volta che ci danno un'identità così ufficiale, un bel bar, dice l'impiegato dietro lo sportello. Io e Alessia abbiamo smesso di chiedeci tante cose da molto tempo, poi le risposte vengono da sole. |
Post n°52 pubblicato il 07 Luglio 2008 da aljoneditore
Invece ci hanno portato via il giorno dopo. Il viaggio è durato fino alle due di stanotte. Ogni quattro ore cambiavamo auto. Chilometri di autostrada e autogril. Sembravamo gente normale. Io, Alessia e Giancarlo. Maurizio ci seguiva con un'altra auto, erano in quattro. Abbiamo lasciato l'autostrada a mezzanotte. Il palazzo è grande. Maurizio e gli altri tre stanno nell'appartamento affianco. Giancarlo si è sistemato nel soggiorno. Sul campanello c'è anche il nome, come una famiglia. All'albergo abbiamo lasciato solo i camerieri neri. |
Post n°51 pubblicato il 03 Luglio 2008 da aljoneditore
Tutta la notte in piedi. Dovevamo andare via dall'albergo. Poi qualcuno ci ripensa, resteremo ancora qui. E noi ad aspettare. Di noi stesse non sappiamo nulla. Decidono e Aljon non può tornare, per insegnarci a decidere se vivere o morire. E' scritto nei suoi fogli, ma quei quaderni e quei giornali, posso leggerli come le pagine di un romanzo che non è mai accaduto. Alessia, Giovanna maledizione!, si è addormentata sul divano. |
Post n°50 pubblicato il 01 Luglio 2008 da aljoneditore
Ci avevano promesso che stamattina saremmo uscite, ma un temporale ci ha cotretto a restare in stanza. Siamo sfortunate. Da qui vediamo le auto che passano e i camerieri neri. Ci siamo abituando ai nostri nomi nuovi, ciao Giovanna, Ciao Morgana, e scoppiamo a ridere. Ma credo che presto cambieremo di nuovo. Da quanti giorni siamo in questo albergo, senza nulla da fare? |