Vediamoci all'angolo

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J have a dream...(16 punt.)Al mio risveglio, scattai in piedi: ogni fibra del mio corpo era presa da un convulso tremore che mi scuoteva come albero, al vento di tramontana... Iniziai ad avanzare con misurata lentezza e circospezione, protendendo le braccia in avanti e chiedevo aiuto ai miei occhi aldilà della loro possibilità , nella speranza che potessi percepire un qualche flebile irraggiamento di luce. Mossi ancora qualche passo ma, ogni cosa attorno era tenebra e vuoto. Il mio corpo, cominciava ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali... ora, respiravo meglio. Ma la situazione che mi era stata riservata era orribile... Mentre che seguitavo ad avanzare con cautela, la mente mi s'affollava di mille pensieri contrastanti e cavalcava vaghe immagini sugli orrori che avrei potuto vivere in quel luogo... Ero forse destinato a morire di sete e fame in quella tenebra che mi sembrava sotterranea?!? Che terribile destino mi era stato riservato dal mio viaggio..! Fu , su questo pensiero che le mie mani tese in avanti, urtarono in un solido ostacolo. Pareva essere un muro di pietra; molto levigato, freddissimo. Iniziai a seguire il suo perimetro con diffidente prudenza. La speranza, prese vigore...la possibilità di trovare una porta, un passaggio che mi permettesse d'uscire da quel luogo, ridiede nuova forza al mio spossato corpo...Sentivo che sotto i miei piedi il terreno, era umido e sdrucciolevole e, per questo, procedevo con cautela; ma questa mia attenzione, non bastò...scivolai e stramazzai a terra... Preso dall'eccessiva stanchezza sprofondai in un sonno profondo. Al mio risveglio, la sete mi ardeva la gola e la fame mi spaccava lo stomaco. Ma queste sensazioni passarono subito in secondo piano nel momento che ebbi nuovamente riaperti gli occhi!.. Mi accorsi che il luogo attorno a me, era diventato man mano visibile; ed ora, mi permetteva di vedere l'ampiezza e l'aspetto del luogo in cui ero. La prima supposizione fu quella di un carcere...una segreta. La superficie non era la parete di muro; erano spesse lastre di un metallo che paragonavo al ferro. Le lastre erano scorrevoli. Me ne accorsi da un lieve fruscio che evidenziò un'apertura sulla parete...Ancora una volta il terrore..! Ancora una volta la voglia di ricadere nell'incoscienza per non vivere quello che vedevo!... Dall'apertura erano comparsi, orribili e ripugnanti alcuni sorci giganteschi!!! Procedevano nella mia direzione, camminando ritti sulle zampe posteriori e confabulavano tra loro...Non riuscivo a comprendere ciò che dicevano fino a quando non furono che a pochi passi da me. "Che strana creatura ch'è questa, disse uno di loro... chissà dove l'avranno catturata, i nostri cacciatori"..."Ha un buon odore; disse un altro del gruppo; di certo sarà buono anche il sapore"!!! Mi guardavano con gli occhietti avidi, stimolati dall'odore della mia carne...Credetemi, nonostante la situazione allucinante, terrificante orripilante...non riuscivo a considerare bestie immonde, dei sorci giganteschi che camminavano dritti sulle zampe posteriori. Essi conoscevano l'uso della parola ed erano esseri dotati d'intelligenza...le bestie immonde erano i lori antenati, quelli che conoscevo all'atto della mia partenza dal mio mondo d'origine. Questi erano l'evoluzione di quella specie..! L'unica cosa che avevano conservato dei loro antenati era la voracità!...Avevano fame ed io,...ero il loro cibo in quel momento..! Vedevo i dentini aguzzi nelle loro bocche semiaperte; e, immaginai a come, di li a poco, avrebbero lacerato le mie carni..! Ebbi improvvisa la sensazione dell'infimo, dell'umido...il resto fu solo pazzia! Pazzia della mente che si affannava dietro spiegazioni proibite alla mia conoscenza...Fui preso da un desiderio improvviso di tornare al più presto nell'insensibilità. Poi, la più completa perdita della memoria per tutto quello che seguì, per tutto quello che sono riuscito a ricordare.Continua...