Vediamoci all'angolo

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 GLI OCCHIALI.Perchè Ci piace leggere? Ti sei mai posto questa domanda? Prova a rispondere, chiediti quale è la vera ragione che ti fa sentir bene quando ti immergi nei personaggi e nelle storie create da qualcun altro. Questo mi diceva sempre Carlo, un amico di altri tempi, a cui leggere piaceva tanto ma, tanto tanto...ascoltate la sua storia:Da ragazzino ho avuto la fortuna di una parentela stretta con uno che leggeva molto, distanziato in là negli anni,anche se non di molto. Curioso di quel fare, ho cominciato a prelevare qualche libro da una biblioteca, quelli meno in vista, s'intende e leggerli di nascosto. Poi ho continuato a farlo, finché sono arrivato a quelli in prima fila, e da allora ho continuato a leggere, comprando solo libri che mi rimandavano ad altri. Nelle librerie sapevano già quel che volevo, non appena entravo.Non lo so perché leggo. Il primo libro che ho letto e che mi ricordo è stato I Ragazzi della Via Pàl. La bellissima storia del soldato Nemecsek, scritto da Ferenc Molnár, ed ambientato nella Budapest del 1907. Bellissimo libro anche se la vicenda si conclude tragicamente con la morte di polmonite, del soldato Nemecsek. Era, quella che lessi, una edizione per ragazzi. A casa mia non c'erano libri, io sono stato il primo a portare là dentro questi oggetti che per me avevano la capacità d'elevare lo spirito al punto che li ho sempre considerati divini. Ora, dopo qualche migliaio di libri letti, leggo ancora, ma non posso farlo sempre...la donna che ho sposato, non ama leggere, non ama quasi niente, Di certo non ama me. Figuriamoci, se ama la mia passione di leggere. Per lei è solo una perdita, senza ragione, di tempo che potrebbe essere impegnato a fare cose più utili. Ho smesso di ragionare con lei su questo argomento. Evito semplicemente di leggere quando è presente...leggo altrove però. In ogni luogo e, appena ho un po' di tempo a disposizione da dedicare alla mia unica passione...leggere. Io amo leggere! E' questa non potrà mai essere una colpa. Io leggo per distrarmi, per evadere, per conoscere. Per trovare altre parole, più precise, profonde, delicate, che descrivono il mondo. E poi rubarle, farle mie. Per stimolare il mio pensiero, per viaggiare, stando da fermo. Per viaggiare nel tempo. Leggo per scoprire i miei limiti e cercare di superarli. e a spingerli oltre, per scoprire nuove cose. Negli ultimi tempi è diventato sempre più difficile leggere...al punto che a tavola leggo, di nascosto di mia moglie, le etichette delle bottiglie sulla tavola. A lavoro sfrutto la pausa pranzo per leggere e, per non farmi disturbare, visto che lavoro come cassiere in banca, approfitto che a quell'ora il caveau resta aperto, mi ci chiudo dentro e li, do sfogo al mio piacere...leggo al riparo da tutti e tutto senza che nessuno possa infastidirmi, disturbare, distrarmi. Quel giorno nel piccolo centro di Hannah Arendt, la città in cui Carlo lavorava, si scatenò l'apocalisse...un fortissimo terremoto rase al suolo con la sua devastante potenza, che segnò 8.2 gadi Richter, tutta la cittadina e molte altre ad essa limitrofe. La misura dell'energia sprigionata dal sisma fece decine e decine di migliaia di vittime. Carlo, all'interno del caveau, non avverti nulla. I sistemi di sicurezza erano a prova di tutto, terremoto compreso. Si alzò solo perché si accorse che la sua pausa pranzo, era terminata, e lui doveva tornare al suo posto di lavoro...Quando mise piede fuori dal caveau, iniziò a rendersi conto di ciò che era successo. Corse fuori dalla banca e usci in strada...Ciò che l'accolse era terribile. Era di certo uno dei pochi sopravvissuti. Tornò in banca, la filodiffusione era accesa, la radio trasmetteva un appello a tutte le persone che si trovavano in ascolto: È di queste ore la notizia, giunta in tutte le redazioni giornalistiche, di una relazione, redatta da un gruppo di scienziati incaricati dal Ministero della Difesa degli USA, in cui questi avrebbero messo in luce diversi scenari apocalittici che potrebbero verificarsi nei prossimi giorni a seguito del devastante terremoto che ha colpito la nostra regione...In particolare è stato messo in luce che potrebbero verificarsi delle emissioni di gas che potrebbero determinare una catastrofe ancora più globale, dovuta all'innalzamento della temperatura. Intere città che si trovano al livello del mare sarebbero spazzate via da un innalzamento del livello degli oceani di oltre 4 metri e ciò potrebbe determinare un incremento ulteriore della piovosità in diverse zone del globo, con effetti devastanti sulle attività economico-agricole, a cui si sommerebbero gli effetti di una gravissima carestia e crisi idrica. Gli scenari descritti in questa relazione avrebbero delle conseguenze immediate sulla Sicurezza Nazionale, nel senso che da questa situazione deriverebbero problematiche di ordine sociale, politico, e militare che potrebbero spingere gli Usa ad azioni militari per garantire la propria sicurezza interna e quella dei suoi alleati. Si chiede pertanto, a tutte le persone che abbiano ascoltato questo notiziario di portarsi presso i centri di raccolta, dove verranno aiutati sotto tutti i punti di vista. Prossimo notiziario tra due ore...Carlo non si è smosso più di tanto alle notizie diramate dalla radio. Un sorriso iniziò a dipingergli il volto, nel momento stesso che l'idea gli accarezzò la mente...Usci dalla banca, attraverso le strade piene di macerie di diresse, non verso casa sua...d'altronde non sapeva se avesse ancora una casa non ce ne erano molte ancora in piedi...e poi tornare a casa per quale motivo?!? Sua moglie? Sua moglie non l'aveva mai accolto in vent'anni di vita insieme con un sorriso, al suo ritorno dopo una giornata di lavoro. I figli?!? Purtroppo non erano mai arrivati...oltre a negargli il fatto di leggere, non le aveva mai dato la gioia di un figlio...non poteva averne e questo lei, anche se lo sapeva molto prima del matrimonio, glielo aveva sempre tenuto nascosto. Carlo continuò a camminare ma non in direzione della sua casa, la sua direzione era tracciata da un sogno che diventava un desiderio sempre più vivo e che lui sapeva che sarebbe diventato presto realtà. Alla fine dopo circa tre ore, Carlo, aveva attraversato tutta la città...si fermò, alzò gli occhi davanti a lui, anche se non completamente intatto, si ergeva l'edificio nel quale Carlo, poteva trovare tutto ciò che l'avrebbe reso felice: "BIBLIOTECA COMUNALE". Vi entrò col cuore che batteva forte...era stordito tutt'intorno a lui libri, migliaia e migliaia di volumi, di ogni specie di ogni argomento di ogni tipo...di tutti gli autori a lui più cari e preferiti. Era nel posto che aveva sempre sognato...si sentì improvvisamente come se fosse giunto in carne e ossa in Paradiso. Aveva da poco ultimato di mettere in ordine alcune pile di libri che avrebbe iniziato di li a poco a leggere. Era sudato, eccitato...felice. Tirò fuori dalla tasca il fazzoletto per asciugare il sudore che gli imperlava la fronte e fù in quel momento che il gesto improvviso e maldestro che fece nel tergersi, gli fece volare via dal naso gli occhiali. Si, Carlo portava gli occhiali...li aveva sempre portati dal tempo della scuola. Sentì il rumore che fece la montatura quando toccò terra. Senza occhiali Carlo è una talpa, non vede niente...NIENTE! A tentoni strisciando con le mani sul pavimento cercò disperatamente i suoi occhiali, sperando nella buona sorte, in una fortuna una volta tanto benigna nei suoi confronti...pregando. Toccò con la mano il metallo della montatura...li strinse per raccoglierli e si accorse che le lenti erano rotte. I cristalli, nella caduta s'erano frantumati erano occhiali in vetro speciale, sottilissimi e delicatissimi adatti per un tipo di miopia particolare, di cui Carlo era affetto. Rotti...irremidiabilmente rotti. Migliaia di libri se non milioni, da leggere...la felicità e la gioia che la vita per una volta gli aveva regalato, nella maniera più atroce e brutale gliela levava senza appello senza speranze. L'urlo che gli uscì dalla gola fu quello di una persona che aveva perso qualcosa di molto più importante della sua stessa vita.Vi racconto questa storia, la storia della passione di Carlo per la lettura, mentre sono a Ginevra al CERN dall'Ingegner Mottola...Ve lo ricordate, il Direttore del CERN quando viaggiai per la prima volta nello spazio e nel tempo?!? Volo nel passato, vado da Carlo  mi stò recando ad Hannah Arendt nell'anno 1890 il giorno è l'otto Agosto. Ieri, Carlo, per asciugarsi il sudore dalla fronte maldestramente ha fatto cadere gli occhiali...nella tasca del mio impermeabile ne ho due paia identici ai suoi. Carlo sarà felice di vedermi... Dedicato a tutti quelli che amano leggere...