Vediamoci all'angolo

BUON ONOMASTICO ALLA NOSTRA AMICA

 LUCY - RICCIA

PS: non ce ne siamo dimenticati ma... mo chiamiamo, mo chiamiamo e alla fine ci siamo... scordati!

Le Storie di Nonno Pasquale...

Stavo seduto su di una panchina al parco...mi stavo godendo la bellissima giornata di sole senza pensare assolutamente a niente che potesse leggermente modificare il rilassamento che s'era impadronito di me. Ciò che si sedette, all'improvviso, a fianco a me, non l'avevo visto arrivare; per un attimo pensai che fosse piovuto direttamente dal cielo...

Ciao, mi disse ansimando. Sicuramente in un'altra vita devi essere stato una lucertola visto come ti piace stare al sole.

Ciao Mary, sempre di corsa eh?

Si come vedi sto facendo del jogging sai bene che la mia vita è fatta in velocità

Una vita in corsa la tua ma...se continui a fare tutto di fretta, in velocità, non è che poi la tua vita sarà più corta?! Eheheheh

Non essere stupido sai come sono fatta...è una mia consuetudine fare tutto di fretta. Cerco sempre di ottenere il miglior risultato nel minor tempo possibile, cosi ho tempo a disposizione per fare altro.

Si ma anche l'altro lo farai di fretta per cui secondo me ti avanzerà un sacco di tempo e prima o poi dovrai fermarti...

Mai, non posso. E' nella mia natura, la fretta

Si lo so. So anche il soprannome che t'hanno messo i tuoi a casa: "frettella"

Ehehehe è vero. E' da piccola che mi chiamano così ma non posso farci niente. Odio perdere tempo non so come fai tu a restartene cosi, impassibile, seduto su questa panchina a sprecare tutto questo tempo.

Sprecare? Perdere tempo?!? E se ti sbagliassi invece tu Mary? Posso rubarti una mezz'oretta del tuo preziosissimo tempo? Voglio farti conoscere mio Nonno Pasquale forse ti può consigliare come frenare un po' la tua vita...

E vabbene. Concessione accordata, solo perché mi sei simpatico ed ho saputo che lo è pure tuo nonno. Però, a patto che sia effettivamente mezz'ora, e che dopo mi riaccompagni al parco.Devo finire l'allenamento.

La casa di mio Nonno Pasquale non è lontana dai facciamo in fretta...

Ah lo vedi che pure tu..!

No è solo per il fatto che m'hai concesso poco tempo...eheheheh.

Ciao Nonno.., come si và?!? Non meglio ma, neanche peggio adorato nipote

Ho portato Mary con me nonno...

Vedo. E' carina. Mary perché non smetti di agitarti che c'è che ti fa fremere a questo modo?!'

Non fateci caso Signor Pasquale sono fatta così ...sono un moto perpetuo sempre in movimento e sempre di fretta...la mia è una vita in corsa.

Si ma se continui a vivere la vita cosi, scappi pure dalla tua stessa vita...perdi il sapore e i colori di ogni cosa che fai e che ti circonda. Non noti i dettagli e le sfumature di piccole cose che potrebbero invece arricchire tantissimo la tua vita. Ascolta...voglio leggerti una lettera che scrisse la figlia di un mio carissimo amico; vado a prenderla, spero di trovarti  quando ritorno, vista la tua fretta.

Gagliardo tuo nonno mi fa Mary è davvero un bel tipo.

Eccomi quà....aveva più o meno la tua età. Quando la scrisse, era in un letto d'ospedale. Era malata terminale di cancro...

E' intitolata: "La musica...della Vita"

Hai mai guardato i bambini in un girotondo? O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra? O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla? O osservato il sole allo svanire della notte? Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce .Il tempo è breve .La musica non durerà. Percorri ogni giorno in volo? Quando dici "Come stai ?" ascolti la risposta? Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano perla testa? Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà. Hai mai detto a tuo figlio,lo faremo domani? Senza notare nella fretta, il suo dispiacere? Mai perso il contatto con una buona amicizia che poi è finita perchè tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"? Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce. Il tempo è breve. La musica non durerà. Quando corri cosi veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci. Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, è come un regalo mai aperto.... gettato via. La vita non è una corsa. Prendila più piano. Ascolta la musica. Prima che la canzone sia finita.

Mary stranamente s'era seduta per terra ad ascoltare mio nonno che leggeva...si voltò verso me e mi disse: accompagnami al parco oggi è proprio una bella giornata di sole, voglio sedermi un po' su quella panchina dov'eri tu...

Ciao nonno grazie...accompagno Mary.

Di niente figurati...

Ci vediamo,verrò a trovarti...

Lo so..!

CA' FATT'  'O NAPUL'...

Ecco di nuovo il Napoli che piace ai propri tifosi: rimonta e vince; sa soffrire e reagire. Gran merito va alle scelte di Mazzarri che ha finito la partita al San Paolo con ben sei attaccanti in campo. E, questo segnale di voler vincere è arrivato ai giocatori in campo che l'hanno raccolto e realizzato. Oggi il Napoli non molla, ci crede sempre e soprattutto inizia ad affrontare la partite con la mentalità giusta.

Due sottolineature. La prima: bisogna riuscire a far gol prima, in modo da evitare tutta quella fatica per recuperare il risultato della partita. Le azioni capitate a Maggio, Denis e Quagliarella nel primo tempo se sfruttate appieno, avrebbe piegate le gambe al Bari che non dimentichiamo era insieme all'Inter la migliore difesa del Campionato. Quindi bisogna essere più cinici sotto rete.La seconda: Quagliarella si è sbloccato. 2 gol ed un assist a Maggio al bacio hanno sancito la sua ottima partita. Sta recuperando la forma fisica migliore e si è visto.Voglio evidenziare altresì che con Denis la davanti Quagliarella ha potuto godere di più libertà a svariare sul fronte d'attacco e diventare incontenibile, difficile da marcare rispetto a quando funge da prima punta. Con Lavezzi inizia ad intendersi sempre meglio, alla luce di come l'ha lanciato nello spazio il Pocho e lo splendido taglio fatto da Fabio.

Dall'arrivo di Mazzarri il nostro cielo è sempre più...Azzurro.

Si ritorna a giocare di Sabato stavolta la donzelletta è isolana di Cagliari.

Forza Napoli Sempre!

BUON COMPLEANNO AL FARAONE!

Prima o poi ci verrà a trovare per leggerli!...

ALLA RICERCA DI CONSUELO E DELL'AMORE PERDUTO...

(4^punt.)

Il treno si fermò….Tirai giù il finestrino, l’aria calda del pomeriggio inoltrato mi accarezzò le guance. Attraverso le narici ne inalai una buona quantità di quell’aria ma, essa non apportò refrigerio alla mia gola, ai miei polmoni che avevano bisogno di aria,sicuramente più fresca. La stazione era piccola ma ben tenuta; pulita, sobria, elegante…Vidi salire due nuovi passeggeri; dal loro scarso bagaglio dedussi che non dovessero andare molto lontano…quasi certamente tra alcune fermate sarebbero scesi.

La donna, non era né bella né brutta; ma era di sicuro molto affascinante. Con sé aveva un piccolo borsone ed una minuscola borsetta, verso la quale, prestava un’attenzione secondo me esagerata. Infatti l’uomo che era in sua compagnia e che era, prima di lei salito sul treno, dopo averla aiutata nel mettere a posto il borsone, allungò con delicatezza la mano per fare la stessa cosa con la borsetta… ma la donna fece cenno di no, col capo e, se la strinse, con entrambe le braccia, al petto in un dolce e soffice abbraccio… Non riuscivo a darle un'età; indossava dei pantaloni troppo larghi ed un lungo maglione che m’impediva di capire se era robusta o solo troppo ingolfata. Ma aveva un viso bellissimo che non aveva assolutamente bisogno di trucco. Solo quello di Consuelo le era superiore ma, Consuelo nel suo viso, aveva i colori del Paradiso..! Decisi che forse, poteva avere una trentina d’anni; ma, mi sorprendeva il fatto che a seconda di come si muoveva o, cambiava espressione o mutava la situazione intorno a lei…la sua età mutava. Infatti, quando l’uomo che era con lei, gli allungò il braccio, e l’aiutò a salire…lei lo ringraziò con un sorriso…ed in quel momento, ai miei occhi, la donna apparve nelle vesti di una ragazza di vent’anni o poco più. L’uomo, invece, non poteva passare inosservato: era molto elegante e tutti quelli che erano ai finestrini, come me, non potevano non notarlo. Occhi molto espressivi e neri, come i capelli; non era molto alto ma aveva un corpo proporzionato nelle sue misure; un discreto sorriso completava il tutto. Senz’altro sarebbe potuto essere il tormento o la gioia di qualsiasi ragazza se non fosse stato per quella piccola ma, insignificante diversità nello scegliere chi preferire sotto l’aspetto del piacere...molto probabilmente preferiva la compagnia dei maschietti a quella delle femminucce.Fu questo che, a me saltò agli occhi, appena iniziai a guardarlo meglio: aveva modi gentili, troppo gentili, secondo me. Lo sguardo che si posava sempre con estrema e troppo gratuita dolcezza su ogni cosa su ogni persona. Le mani erano eccessivamente curate e sempre pronte al tocco, leggero, vellutato..! Tutto aveva tranne che l’aspetto del maschio. Probabilmente era gay; io, ci avrei messo la mano sul fuoco!...Fù questo il mio nuovo motivo d’impegno per il prosieguo del viaggio fino a quando i due non sarebbero scesi dal treno…capire se l’uomo che accompagnava quella ragazza così bella era un omosessuale.Due le cose che attirarono la mia attenzione verso quell’uomo: una era che sentito come parlava, evidentemente era straniero e l’altra cosa che attirò la mia attenzione fu quella che era privo di qualsiasi tipo di bagaglio.

Maria, era il nome della donna camaleontica. L’aveva più volte chiamata cosi l’uomo che l’accompagnava anche se lui, è questo avvalorò di qualche punto l’idea che fosse omosessuale, quando pronunciava il nome diceva Mavia…Maria e l’uomo si accomodarono nel secondo scompartimento del vagone. Dopo poco, l’uomo riuscì ed inizio a passeggiare su e giù nel corridoio della carrozza e scrutò tutti i passeggeri come se volesse vedere se c’erano persone di loro conoscenza a bordo del treno. Quando arrivò vicino a me mi fissò con occhi molto attenti e stampò sul suo volto uno di quei sorrisi carico di inviti. Buonasera…ho l’impressione di conoscerla disse devo averla già vista da qualche parte oppure, è solo una mia impressione..? La mia intuizione era giusta era straniero…l’accento era del nord-europa anche se l’italiano che parlava era quasi perfetto. No mi spiace non ho il piacere di conoscerla. Allora mi presento, replicò, mi chiamo Max, viaggio con mia sorella, siamo diretti a Parigi. Ma, vedo che è da solo, perché non si accomoda con noi il nostro scompartimento è completamente vuoto…Non avevo bisogno di compagnia preferivo restare da solo immerso nei pensieri. Ma quando la donna s’affacciò dallo scompartimento e chiamò Max l’emozione che provai per poco non mi fermava il cuore. Rimasi senza respirare e senza profferire una parola. Quella donna che vedevano i miei occhi, poteva essere benissimo la sorella di Max, ma di certo non si chiamava Maria il suo nome era…Consuelo! Si era Lei! Qualcosa non và? Si sente bene mi chiedeva Max…Dai Max vieni disse, ho bisogno del tuo aiuto per sistemare il bagaglio…Allora che fa, ci fa compagnia?!? Su, venga altrimenti la noia si impadronirà di me, se resto solo con la mia sorellina…Presi il mio borsone, e seguì Max. Il cuore mi batteva forte avevo ritrovato Consuelo...almeno così credevo!

Continua…

(lepuntate precedenti sono ai post 275del 12ott.09;post 283 del 05nov.09;post286 del 20nov.09)