Alla sera

Il bagnino


Le piogge insistenti degli ultimi giorni sono ormai un ricordo.Lassu’ nel cielo sereno splende un sole caldo e limpido e il mare e’ uno specchio…richiamo troppo invitante per le tante persone a casa nel fine settimana…troppo invitante per i suoi amici…troppo invitante anche per lui.Lo stabilimento balneare dove ormai sono diventati i padroni di casa e’ insolitamente gremito.L’esercito dei vacanzieri ha iniziato la sua lenta avanzata…piccole pattuglie in avanscoperta prima dell’invasione.Urla, risa, schiamazzi, conversazioni ad alto volume, confusione.Non e’ il suo mare quello.Non e’ il suo tempio dove recarsi per trovare un po’ di pace nei suoi pensieri.Non gli e’ mai piaciuto cosi’, forse un piccolo retaggio di quando da ragazzo era bagnino…tanta gente significava tanto lavoro.Lo aveva fatto per tre stagioni…per mantenersi gli studi diceva lui...quando in realta’ lo faceva solo per raccimolare qualche soldo per poi poter andare in vacanza.Ricorda sempre con affetto quel periodo…tutto sempre cosi’ nuovo, tutto sempre cosi’ interessante, tutto sempre cosi’ divertente…era coinciso con la sua scoperta di essere un uomo con un discreto fascino sulle donne.Chissa’ forse solo per la “divisa”.Lo indicherebbe senza alcun dubbio uno dei momenti piu’ belli della sua vita.Si domanda spesso cosa avesse di piu’ allora rispetto ad oggi…qualche chilo di muscoli … una folta capigliatura racchiusa in un codino…quell’innocenza che gli permetteva di vedere solo il lato positivo negli altri, di abbassare lo sguardo imbarazzato di fronte ad una donna che si lascia cadere il costume nella cabina , di rifiutare una mancia perche’ sulla banconota vi era appuntato una via da raggiungere ad un determinato orario dopo che il marito fosse andato via…quella voglia di vivere l’oggi senza il peso dell’ieri e l’ombra del domani.Si intrattiene con gli amici per alcuni minuti…qualche battuta e poi le solite nuove presentazioni…volti nuovi da conoscere…anime nuove da scrutare attraverso le lenti azzurre dei suoi occhiali da sole.Sa che lo fanno anche per lui, per aiutarlo ad integrarsi meglio nella sua nuova realta’ e magari per vederlo finalmente sistemato in una relazione con qualche piccola prospettiva futura.Non puo’ deluderli e cosi’ resiste il piu’ a lungo possibile in mezzo a quel caos e quindi mette le cuffie...si rifugia nella sua musica... e prende carta e penna...si perde nelle sue parole…sta scrivendo un racconto…vorrebbe finirlo al piu’ presto.Attende che l’assalto al mare cessi la sua furia per andare a fare una nuotata…almeno li’ un po’ di pace anche a costo di dover raggiungere l’orizzonte.La vede insofferente quanto lui, un’anima in pena sopra ad un lettino da mare.Ha imparato a conoscerla in ogni sua minima sfaccettatura.Stanno insieme molte ore in ufficio…e’ la sua segretaria ma e’ principalmente l’amica piu’ vicina che ha in questo momento. Entrambi anime tormentate  e cuori nella tormenta.”Dai andiamo a fare il bagno”Sorride.Ha gradito la proposta…ha gradito di piu’ che lui ha saputo leggerle dentro.Scherzano come adolescenti mentre entrano in acqua.Si tirano l’acqua addosso e si inseguono”Non ti firmo le ferie” la minaccia”Non ti faccio rinnovare il passaporto cosi’ devi rimanere qui’” ribatteE poi iniziano a nuotare…a scappare dal frastuono…a scappare da tutto e da tutti per ritrovarsi soli laggiu’ da dove la costa sembra una sottile linea dipinta.”Domani Marco porta me e mia figlia a Gardaland.Sono tanto felice perche’ sto bene con lui e anche la bimba si sta affezionando a lui.Sta diventando una cosa seria tra noi” gli dice”Si vede sai?” risponde “E tu? Quando ti sistemi?Possibile che non trovi una donna con cui costruire un qualcosa?Hai la fila sotto casa e tra un po’ ti dovro’ pure gestire gli appuntamenti” lo rimproveraVorrebbe dirle " al piu' presto " ma resta in silenzio mentre sdraiato sull’acqua osserva il cielo sopra di lui