Alla sera

L'uomo che sapeva solo sbagliare


Un tempo era convinto che il mondo fosse sbagliato.Troppe ingiustizie, troppa infelicita’…Per anni aveva lottato per cambiarlo.Nel suo piccolo, non poteva fare di piu’.Non era il presidente degli Stati Uniti d’America per poter mettere fine ai conflitti, non era una persona influente per modificare il sistema economico ma un semplice e piccolo uomo.Credeva nell’onesta’,nella liberta’ e in tutti gli ideali con cui la democrazia tende a farsi ancora piu’ bella.Soprattutto credeva nella sincerita’ …meglio ferire con un pensiero che con il silenzio…nell’amicizia…nell’amore.Si era sbagliato…aveva sbagliato tutto nella vita.Non era il mondo ad essere sbagliato…era lui ad esserlo.Spesso si domandava se persino la sua nascita fosse da attribuire ad uno sbaglio, ad una piccola svista dei suoi genitori visto il loro non accettarlo nei suoi primi anni .Preferiva non rispondersi, restare nel dubbio prima di sbagliare un’altra volta.Troppo lungo l’elenco dei suoi errori, forse descrivendoli avrebbe potuto finalmente portare a termine il suo libro che da anni attendeva, paziente, dentro al cassetto della scrivania un finale.Semplice persino trovare un titolo…”l’uomo che sapeva solo sbagliare” sarebbe calzato a pennello…inutile stampare anche il nome dell’autore…c’era solo lui al mondo e nessun altro in grado di perseverare nell’errare…un fuoriclasse…il fuoriclasse.Su questo non si sbagliava…non avrebbe piu’ sbagliato…mai piu’.Ripenso’ al suo ultimo sbaglio con nostalgia e rassegnazione…un po’ come l’ultima sigaretta quando si decide di smettere…la si assapora lentamente a pieni polmoni e si osserva il fumo salire verso il cielo e svanire.Quanto e’ triste sbagliare, accorgersene ed avere rimpianti.Quanto e’ ridicolo sbagliare e non rendersene conto pensando di fare la cosa giusta.Ripenso’ a lei, alle parole a cui aveva voluto credere, alle scelte fatte per camminare fianco a fianco, all’illusione di essere finalmente vivo e felice….lei era tutti i suoi sbagli.