Alla sera

Altrove


La musica finisce…il locale sta per chiudere.Sono le quattro del mattino e nessuna voglia di andare a casa da solo.La prende e la porta via con se.Sono stati insieme tutta la serata, hanno riso,scherzato…dimenticato.Sono stati bene.Lei ha avuto solo un piccolo cenno di nervosismo quando una ragazza gli si e’ avvicinata, gli ha messo le mani intorno al collo e lo ha baciato.E’ rimasta li’ in silenzio ad osservare…ad attendere.“Non vengo…non ne ho voglia…stasera e’ cosi’”Ha messo da parte la gelosia e si e’ rimessa tra le sue mani.Stanotte vuole essere sua, vuole farsi assaporare in ogni dove, vuole lasciarsi andare totalmente e accompagnarlo in un lungo amplesso fino a fargli perdere la testa.E’ sdraiato sulla sabbia…stanotte non guarda il cielo.Lei sente le sue labbra sul suo collo.Un brivido le corre lungo la schiena…e la mente viaggia gia’ oltre.Gli piace il suo sapore.Gli piace il suo profumo…vecchie sensazioni gli ritornano in mente.Gli piace il suo essere cosi’ gelida e al tempo stesso trasparente…e’ molto simile a lui.Chiude gli occhi e lascia che sia.Non vuole pensare stanotte.La vibrazione del cellulare lo richiama pero’ alla realta’. Risponde imbarazzato.Avrebbe voluto non farlo ma deve.“Ti disturbo vero?Sei con qualcuna?”Non risponde ma e’ come se lo facesse“Ho bisogno di parlarti…posso?”“Certo…possiamo parlare tranquillamente…e’ vicina a me ma non comprende la nostra lingua…e’ russa” le rispondeIl tono della voce non promette nulla di buono.Il pianto che esplode all’improvviso dall’altra parte del telefono glielo conferma.”Vienimi a prendere per favore.Portami via da qui’””Che cosa e’ successo?” le domanda preoccupato”Stasera e’ tornato a casa ubriaco…io mi sono incazzata e lui mi ha dato un ceffone.Non posso piu’ stare qui’…non ci riesco piu’…ti prego vienimi a prendere…””Non posso…” risponde”Non voglio” vorrebbe dirle. Non ha nulla da offrirle…un’anima in tempesta e un cuore disperso in tanti piccoli pezzi in ogni dove…un puzzle da ricostruire faticosamente…solo un’ombra sbiadita di quello che era.”me lo avevi promesso” lo incalza”ti avevo promesso di portarti via se avessi deciso di stare con me non di portarti via da lui””Non potevo…” forse anche lei avrebbe voluto dirgli un’altra frase.Il silenzio ritorna padrone della notte e lui ritorna dalla sua amica.La gusta fino in fondo lasciando che gli inebri i sensi e gli distolga i pensieri.Mentre sorseggia l’ultima goccia di vodka sorride.Stanotte si sente meno solo…sa che altrove c’e’ una persona che come lui vorrebbe essere altrove.