Alla sera

Note serene


Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,prese costui de la bella personache mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.Amor, ch'a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer si forte,che, come vedi, ancor non m'abbandona.Amor condusse noi ad una morte.Lo sguardo sul castello.I muri sembrano avere segreti da raccontare.Li ascolta curioso.Un sapiente gioco di luci lo fa scintillare nella notte quasi a monito per ogni amante.“Non c’e’ amore vero se non c’e’ dolore” pare testimoniare agli astanti.Lo sa bene…ferite ancora sanguinano dentro di lui e sempre sanguineranno…errori del passato…promesse che lo hanno solo illuso…ombre che lo seguiranno fedeli per l’eternita’.Per fuggire da loro si e’ trasformato in un vagabondo…in eterno movimento…in perenne fuga.A volte gli manca il fiato…deve fermarsi e nascondersi in luoghi sicuri per non farsi raggiungere…ha reso l’alcool e il fumo una perfetta tana…ha trasformato letti di altri in comodi rifugi notturni…brevi soste per ripartire nel viaggio dell’esistenza alla ricerca di nuovi mondi.Stasera il suo corpo  e’ seduto su una panchina e la sua anima non e’ alla ricerca di un altrove dove recarsi. Sembrano aver fatto pace…mano nella mano si godono il momento, il qui’ e ora troppo spesso tralasciato.Sta bene...quasi dimentica…Uno strano suono giunge alle sue orecchie…sembra la voce di un angelo…gli parla di sogni e di speranze, gli parla di vita di tutti i giorni, di normalita’…e’ il suono della serenita’.