Alla sera

Occasioni


Gli piace ascoltare.Non ascolta solo le parole ma e’ attento anche al tono in cui sono dette…valuta le pause…valuta i silenzi…puntini di sospensione immaginari…soppesa l’espressione dei volti.Ha imparato cosi’ ad associare ad ogni tono di voce un certo stato d’animo…Parole contenitori vuoti in cui trasportare le emozioni.E’ per questo che ha imparato a dialogare a voce bassa e con un certo ritmo…lento…cadenzato quasi a scandire ogni singola sillaba…non vuole che alcuno possa comprendere quello che lui prova quando comunica.Squilla il cellulare…una voce lo saluta…un volto gli compare nella mente.Non e’ una “bella” voce…sembra una nuvola nera nera che minaccia pioggia…presto fara’ temporale.“Sono andato via di casa” gli diceParolacce e bestemmie lasciano il posto alle domande.Non gli chiede il perche’…questo gia’ lo immagina…ne hanno parlato molto in questi ultimi giorni.“Lo fai per te o per lei?” “Per lei…sono diciotto anni che sono innamorato di quella donna” risponde senza barare, non avrebbe senso farlo, non con lui“Vai da lei…segui il tuo cuore…ti sanguinera’ giorno dopo giorno al pensiero di quello che lasci ma non perdere la tua occasione” gli suggerisceStrana la vita…sono amici inseparabili da piu’ di trent’anni ed e’ come se fossero uniti da un unico destino, seguirsi a ruota nel bene e nel male, condividere le stesse gioie e gli stessi dolori.“Fallo anche per me” gli vorrebbe aggiungere ma si chiude dietro ad un silenzio amaro di rimpianti.Non puo’ parlare…si capirebbe quello che prova e non vuole permetterselo.