Alla sera

Albergo a ore


lo lavoro al bar d'un albergo a ore porto su il caffè a chi fa l'amore. Vanno su e giù coppie tutte eguali, non le vedo più manco con gli occhiali... Ma sono rimasto là come un cretino vedendo quei due arrivare un mattino: puliti, educati, sembravano finti sembravano proprio due santi dipinti ! M' han chiesto una stanza gli ho fatto vedere la meno schifosa, la numero tre ! E ho messo nel letto i lenzuoli più nuovi poi, come San Pietro, gli ho dato le chiavi gli ho dato le chiavi di quel paradiso e ho chiuso la stanza, sul loro sorriso ! …Quando li ho visti entrare, il primo rapido pensiero e’ stato che, nonostante fossero in due, avessi davanti una persona sola. Si tenevano per mano, in un modo languido eppure deciso, come se fossero l'una la continuazione naturale dell'altro. Mai vista una perfezione simile.Eppure faccio questo mestiere da quarant'anni e di gente ne ho vista a bizzeffe. Donnine altezzose che ostentavano una sicurezza innaturale, scandita da sorrisetti nervosi e occhiate di indisponente superiorita’, o altre che si nascondevano dietro a occhiali da sole o dietro alle spalle del partner, silenziose nel loro cercare disperatamente di non apparire.Uomini danarosi accompagnati da fanciulle in fiore o da giovani efebi con lo sguardo perso.Coppie gay anche, soprattutto negli ultimi anni.Mai scambiato parole o confidenze, nonostante molti fossero vecchie volpi affezionate. Nel mio mestiere il segreto del successo sta nel tacere e in quel sapiente gioco di sguardi che ti fa cogliere al volo la situazione.Il mio e’ un albergo serio, a ore e’ vero, ma cerco di conservare tutta la dignita’ che, lo svolgere al meglio questa mia attivita’, rende sempre piu’ difficile.Sono stanco ormai, poco varia l'umanita’, troppi volti simili l’un l’altro, troppe storie sempre uguali e noiose ma quest'ultima mi e’ sembrata da subito diversa.Giovani, 36 anni e 38 anni , cosi’ c'era scritto sulle carta di identita’ che, nonostante tutto, mi ostino a chiedere. Ricordo che non si sono mai lasciati la mano, ne’ per togliere il documento dalla tasca ne’ mentre salivano la stretta scala che porta al piano superiore, alla camera numero 3, quella con i tendaggi e il copriletto a fiori gialli e blu. Lei, dolce, capelli rossi, con due occhi verdi pieni di strana determinazione e lui, un volto sorridente, sguardo aperto nonostante la manifesta concentrazione.Li ho osservati nella loro unicita’.Il loro sogno ha dato corpo al mio sogno…il desiderio coltivato da anni, di vedere finalmente qualcuno che non scopasse solo per sesso, ma anche per amore, il desiderio di cancellare via la noia, la stanchezza e la consuetudine di questo lavoro di portiere di notte.