Alla sera

Al telefono


Tetti ,alberi, lampioni e un campanile e’ cio’ che mi riserva la finestra della mia stanza.Alcune ore fa’ un timido tramonto faceva capolino da dietro le montagne, ed un po' di luce filtrava in questo ambiente bianco ed azzurrino, un tempo sarebbe stato stracolmo di libri e di cd musicali...adesso c’e’ quello che mi e’ rimasto dopo la tempesta che si e’ abbattuta su di me. Ora c’e’ il buio, un buio denso, profondo che sembra inghiottirti da un momento all’altro.Tom Waits accompagna questa nottata...accompagna la mia scrittura: la canzone ha una combinazione di suoni che ottengono l'effetto indesiderato... le note mi mettono un senso di tristezza, quasi di solitudine, ma non riesco a staccarmi da loro mentre escono da quel piano, da ogni singolo tasto schiacciato, non posso fare a meno di ascoltare, e riascoltare,e riascoltare... mentre resto in attesa. ...attendendo cosa poi? Tutto e niente... Attendendo di poterle parlare…Attendendo che le cose cambino, o restino cosi’ come sono...Attendendo di sapere cosa ci accadra’...Aspettando di riprendere completamente in mano la mia vita...Aspettando... Ma soprattutto imparando ad aspettare...imparando a dimenticare. Lonely, lonely, lonely, lonely eyes, lonely face, lonely lonely in your place. Lonely, lonely, lonely eyes, lonely face, lonely lonely in your place. I thought that I knew all that there was to, lonely, lonely, lonely...Melanie Jane, won't feel the pain. Lonely, lonely, lonely eyes, lonely eyes, lonely lonely in your place. And I thought that I knew all that there was to Lonely, lonely, lonely eyes, lonely eyes, lonely lonely in your place, and I still love you, I still love you, lonely, lonely...Nella vita basta saper aspettare, prima o poi i conti tornano...prima o poi il telefonino si pavoneggia sfoggiando una suoneria sempre alla moda…Immagini, pensieri, emozioni, sensazioni.... risate, divertimento, impegno per creare una complicita’ che si espande pian piano da sola, semplicemente, senza l'impegno cercato... Una bellissima telefonata lunga un'ora, fatta di musicalità dialettali che accompagnano le sue parole... Un piccolo inizio di un piccolo sogno... Che nessuno lanci il sasso in questa mia vetrata... Che il passato non soffi via questo alone di tepore che mi circonda... Che le cose vadano come devono andare... con un pizzico di fortuna aggiuntiva (che non guasta mai)... Scoprire minuto dopo minuto che mi piace parlarle...anche in quei dieci secondi di silenzio, preludio di una nuova battuta, o di un nuovo discorso... La bellezza di parlare di tutto, delle cose più utili, delle più banali...che però in questo contesto non appaiono tali... Stanotte mi sdraierò su questo letto, sapendo di sognare, anche solo per un'ora trascorsa, lontano dalla realtà, al telefono... Domani... domani sarà un nuovo inizio...domani potro’ rivedere i tetti, gli alberi,i lampioni,il campanile…