Alla sera

Luna piena


continua...Aveva davanti a se, un bellissimo cane lupo,uno di quei cani che aveva sempre desiderato incontrare.Le si sedette vicino ad instaurare un contatto.Lui si ritrasse…non avezzo a ricevere carezze.Rimasero a guardare il cielo in compagnia dei rispettivi pensieri.Vi furono altri incontri nei mesi successivi…altre lune piene osservate a quattro occhi.I silenzi si trasformarono in dialoghi tra anime affini.Si riscoprirono amici o forse anche di piu’ tanto da non poter piu’ fare a meno l’uno dell’altra.Ormai si incontravano ogni sera, non aveva importanza se nel cielo vi fosse la luna piena o no.Ormai sognavano di incontrarsi anche ogni giorno.Ma non era possibile.Lui avrebbe voluto portarla via da quel luogo che cosi’ tanto la soffocava se solo avesse avuto un posto dove condurla.Lei lo avrebbe portato nella sua dimora se solo non ci fossero stati i suoi genitori…non avrebbero capito, non le avrebbero mai permesso di farla restare vicino ad un randagio.Lei era una principessa…aveva gia’ il suo principe cosi’ affidabile…cosi’ gentile ed educato…Potevano solo stare insieme nella notte, lontani dal mondo reale, nascosti da occhi indiscreti e illudersi che un giorno sarebbe stato tutto diverso.Che stupidi i suoi vecchi compagni ! Avevano intrapreso un viaggio alla ricerca delle scale di cristallo quando in realta’ il paradiso si trovava proprio in quel bosco.Lei le insegno’ a godere delle piccole cose della vita.Lui le insegno’ a credere in se stessa.Quello era il loro destino…niente di piu’…uno scambio alla pari per ritrovarsi migliori e poter riprendere le loro rispettive esistenze.Una notte nebbiosa lui si accorse che era giunto per lei il momento di ricucirsi l'ombra addosso, accettando quelle parti di lei che credeva sbagliate,accettando di lei quella parte di femminilita’ che pensava confusa,accettando l'idea che per essere coraggiosi bisognasse conoscere la paura altrimenti si era incoscienti  e che la bonta’ senza cattiveria era solo melensaggine...Non aveva piu’ bisogno della sua compagnia.La sua presenza sarebbe stata solo un ingombrante peso…mille ostacoli da superare…paure recondite da sconfiggere.Il suo compito era quasi finito.Doveva andare via, lasciarla libera di affrontare la propria esistenza senza affanni,ritornare nel nulla da cui era apparso ma nel contempo non trasformarsi in un rimpianto perche’ in quel modo le avrebbe rovinato il futuro.Fu cosi’ che decise di dimenticarsi per un istante della sua indole docile.Attese che lei lo raggiungesse nel solito posto e non appena lei allungo’ una mano per accarezzarlo lui la azzanno’ con tutta la forza che era in grado di metterci.Ci vuole coraggio per fare male a qualcuno…molto piu’ semplice fare male a se stessi…ci vuole coraggio per fare male a qualcuno che si ama piu’ di se stessi…e lui lo ebbe.Senti’ il suo urlo di dolore…era il suo stesso dolore…osservo’ le sue lacrime…erano le sue stesse lacrime anche se invisibili…e corse via per non tornare mai piu’.Nessun paradiso da cercare…solo un inferno da cui scappare.In cuore la speranza di essere dimenticato nella mente la certezza di essere ricordato per sempre cosi’ come avrebbe fatto lui.Da allora ogni notte di plenilunio quel cane lupo inizio’ ad ululare alla luna. FINE