Alla sera

Il tendone


Il vecchio tendone e’ stato rimontato dopo molti mesi. Lassu’ in alto c'e’ un trapezio che oscilla lievemente. C'e’ anche una toppa…segno del tempo che scorre e tutto cambia anche se non sembra.Il circo e’ piccolo e semplice, sa di periferia, di paese, di cose da pochi soldi…sa di me. Pochi spettatori sono venuti qui stasera per nascondersi dall'universo e rifugiarsi in un mondo irreale e fiabesco. Nell' arena due tigri dall'aria docile hanno appena finito il loro numero, le solite cose, anche meno, fatte senza fretta, senza chiasso per un pubblico silenzioso e  tristemente rado… saltano attraverso un cerchio, trottano adagio qua e la, fanno due o tre capriole sulla pancia, niente altro …infine, sempre senza fretta, vanno via, spariscono in un tunnel e iniziano l'attesa del giorno dopo, del nuovo, identico spettacolo. Una figuretta si fa avanti sul terriccio, un fagotto chiaro con grandi bottoni scuri, piu’ o meno un pierrot…buffo... un po' come me…dall'aria triste e dallo sguardo malinconico…un po’ come me, e goffo. Goffo come... non so... come chi crede di non sapere e invece sa. Direi di si, un po' come me. Raggiunge a piccoli passi il centro dell'arena mentre il megafono lo presenta come Charlot . Poi non accade piu’ nulla. Lui sta li’, guarda un po' curvo i radi spettatori, a volte accenna qualche numero, fa volare palle per aria o apparire fazzoletti di seta, a volte non fa nulla… sta li’ soltanto, e guarda. Vi sono nuovi colori intorno a lui…il vecchio tendone e’ stato addobbato con stile…pupazzi sgargianti danno nuova luce a quel luogo…il solito luogo…lo riscaldano rendendolo piu’ famigliare e accogliente. Ha l’aria triste e non solo per quella lacrima bene in vista sul suo cerone bianco…Nessuno ride. Nessuno ride ma tutti sono attenti. Qualche sorriso appare qua e la, senza mai mutarsi in risata, niente altro. Nessuno ride ma non e’ necessario. Charlot, non fa quasi nulla eppure non ha bisogno di fare nient'altro…un po’ come me.Gli piace quel posto… una ventata di aria nuova e frizzante lo colpisce sul volto asciugandogli le lacrime dentro i suoi occhi…si sente stranamente a casa…un po’ come me. Nessuno ride…lo fa lui per tutti…un po’ come me.