Alla seraE' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate |
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Messaggi di Settembre 2007
Post n°445 pubblicato il 28 Settembre 2007 da mestesso69
A volte sai c’e’ qualcuno che mi chiede ancora di te |
Post n°444 pubblicato il 28 Settembre 2007 da mestesso69
A te si arriva solo attraverso te. (Salinas) |
Post n°443 pubblicato il 27 Settembre 2007 da mestesso69
Amici,amiche e non ultimi i colleghi mi hanno sempre riconosciuto una straordinaria abilita' a giocare con le parole. |
Post n°442 pubblicato il 25 Settembre 2007 da mestesso69
Lo spettacolo sta per avere inizio.Un discreto numero di bambini accompagnati da genitori e’ in trepida attesa la fuori.Per fortuna un buon incasso, e’ quello che ci vuole per rifiatare un po’ in un periodo cosi’ di magra.Respira in modo profondo per ritrovare la calma e la concentrazione mentre scende dall’abitacolo. "Non piangere,ti prego...ogni tua lacrima e uno strappo nel mio cuore" gli dice all’improvviso la ballerina. Non e’ per niente stupito di ascoltare la sua voce…sapeva che prima o poi quei pezzi di legno dipinti a mano avrebbero parlato,avrebbero posto domande scomode e allo stesso tempo lecite. "Non ho più niente...vedi?Strano destino...pensavo di essere il piu' forte,colui che gestisce la propria vita e le proprie azioni e invece mi ritrovo oggi ad avere i fili proprio come te e gli altri burattini...e' terribile per me...capisci?" risponde tenendo la testa china sul cruscotto. "certo che capisco..io ti vedo e ti sento da tanto tempo...ho visto e ascoltato ogni tuo momento,ogni tua parola...e ti sono accanto...Non ti lascero’ mai non perche’ la mia vita dipenda da te per via di questi fili, ma perche’ io voglio stare con te, perche’ soltanto le tue mani e il tuo cuore sanno farmi danzare...Aggrappati a me.Non sono molto forte ma sento che ce la posso fare a sostenerti...ho tanta paura a volte,sai?Paura che tu possa tornare a preferire la principessa o la regina o la fatina o chissà chi altri...e allora penso di scappare,di andarmene di notte senza dirti nulla.Poi mi chiedo dove potrei andare..tutta la mia vita sei tu...non conosco altra vita che quella con te.Nella gioia e nel dolore.Nella sicurezza e nell'insicurezza.Nei momenti belli e in quelli brutti.E' amore sai?Si chiama cosi..." “Ne ho sentito parlare…” le ribatte mentre lacrime invisibili riempiono ulteriormente l’ampolla…la sua ampolla. |
Post n°441 pubblicato il 21 Settembre 2007 da mestesso69
Tiene tra le mani un vecchio quadretto.In esso e’ incorniciato un antico proverbio cinese che gioca con le parole ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno in merito all’attribuzione dei compiti.Un tempo lo teneva appeso dietro alla scrivania …unica presenza fissa dei molteplici uffici cambiati.Era la frase che generalmente diceva ogni volta che si ritrovava di fronte ad una nuova squadra di lavoro per chiarire bene i suoi metodi e sottolineare cio’ che non tollerava.Ora non piu’.E’ solamente la frase che si ripete davanti allo specchio per tenere bene a mente il sottile confine che separa il sentirsi un qualcuno dal sentirsi un nessuno.Non ne avrebbe bisogno…i ricordi sono ancora ben chiari nella sua mente…meglio pero’ non rischiare di ritrovarsi in un istante ad essere un perfetto signor nessuno dopo essersi illusi di essere un qualcuno…come allora…quando ricevette una stana email...un indirizzo mai visto prima ma un titolo troppo curioso..."Guarda un po'" e non seppe resistere alla curiosita’.... Lesse il breve messaggio e corse a verificare. Fu un pugno in faccia, uno di quei diretti che ti colpiscono dritto dritto e ti fanno barcollare. "Dio sto morendo!" esclamo’ Resto’ in attesa di una telefonata illudendosi che potesse esserci un’altra spiegazione…in fondo tra loro c’era la promessa di non camminare piu’ lungo le strade virtuali dei blog… Il bisogno di sapere…il bisogno di verificare lo spinsero ad architettare una trappola...una trappola in cui sperava non ci cadesse nessuno…una trappola in cui cadde pero’ solamente lui. Rimase deluso...aveva sempre pensato di essere importante per lei, aveva sempre pensato di essere piu' importante delle persone che la circondavano, aveva sempre pensato di essere un qualcuno per lei ma evidentemente non era cosi'…si era solo dimenticato di essere un nessuno. Non gli rimase che gestire il dolore…trasformare quello che provava in rabbia, in rabbia pura per portare all'inferno con lui un po' di persone e ritrovare la pace. Riappende alla parete il vecchio quadretto.A fargli posto una pergamena su cui e’ impressa la scritta “la vendetta e’ un piatto da servire freddo”…ormai la tavola e’ imbandita… |
... Finalmente lei sostenne lo sguardo. E senti’ lo sguardo del fauno penetrarle ovunque, nell’anima. Le barriere del cuore si infransero e si dissolsero. Erano Uno. FINE |
Post n°439 pubblicato il 19 Settembre 2007 da mestesso69
Solo perche’ asciugo al cielo |
... Lei chiuse gli occhi.Un fauno, si disse ancora. Una creatura mediterranea che apparteneva al mito, al passato, al segreto regno degli antichi dei della Terra. Un’eco quasi umana e addolcita del dio Pan dai piedi caprini, l’antico protettore e custode della Natura e della sacralita’ dei riti d’amore. Il fauno la attirava, come la Terra attrae i corpi, come il Cielo aveva sempre attratto la sua anima. Il fauno era una creatura insieme celeste e terrena,evocava in lei risonanze arcane, sconosciute, misteriose. Lei non si mosse, sentiva solo crescere in se’ un’onda che le cambiava il respiro. “Non aver paura di me” le sussurro’ nell’aria.Una preghiera piu’ che una richiesta.Spesso le persone si erano allontanate da lui per questo motivo…troppo spesso. Odorava di sottobosco, di terra fertile e d’acqua di mare mentre si protendeva verso di lei rapido e le cingeva la vita. Lei si irrigidi’. Poi percepi’ un calore che la scioglieva. Era forte e dolce, delicato e potente insieme, il fauno. Aveva qualcosa di selvatico e nello stesso tempo profondamente saggio, e non era aggressivo, ne’ invasivo: era semplicemente li’, con lei, presente. Il senso del pericolo la abbandono’, e cosi’ pure il timore di essere violata. La presenza del fauno evocava una forza possente e dirompente come il vento,come il mare. L’impeto e la dolcezza potente e liquida di quel mare la pervadevano in ogni ricettacolo del suo essere. Il calore e l’intensita’ del fauno erano avvolgenti e penetranti come il profumo del bosco all’alba, appena piovuto. continua... |
Lei era li’, ferma, in ascolto. Passeggiava tra gli alberi coi piedi nudi,nell’erba. Era gia’ sera, la luce del crepuscolo presto avrebbe lasciato spazio al buio ristoratore e profondo nel quale le stelle possono risplendere della loro bellezza struggente. La brezza carezzava le foglie che stormivano piano. C’era un’aria di attesa, e lei rimaneva li’, in silenzio, gli occhi chiusi. Lui era li’, seguiva con lo sguardo il suo lento procedere sull’erba facendo attenzione a non farsi scorgere.Non era il momento giusto per rivelarsi, non era il momento giusto per apparirle davanti.Percepiva la sua malinconia, percepiva la sua atavica disillusione…profumi emanati dalla sua anima che si spandevano nel bosco.Sentiva la sua solitudine, la solitudine di chi e’ ormai convinto di non fare piu’ parte del mondo la’ fuori, sentiva la sua tristezza figlia di tanti dolori…lacrime invisibili e silenziose dal suo cuore ad inumidire il terreno.Era tutto quello che anche lui percepiva e sentiva…cosi’ simili eppure cosi’ diversi persino appartenti a due realta’ troppo spesso inconiugabili tra loro. Un fruscio, alle sue spalle. continua... |
Post n°436 pubblicato il 17 Settembre 2007 da mestesso69
E ti vengo a cercare |
INFO
SEI NELL'ANIMA
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
Inviato da: emilytorn82
il 21/12/2016 alle 12:02
Inviato da: mestesso69
il 21/07/2016 alle 16:36
Inviato da: donadam68
il 21/07/2016 alle 12:05
Inviato da: Passion gastronomie
il 02/08/2013 alle 10:11
Inviato da: ursy66
il 23/10/2010 alle 15:02