allegra.gioia

Inseguendo una preda.


     L'alba muore nella nebbia.Un Corvo smarrito,cerca il suo nido..Sui marciapiedi del vile..dimentica il suo eterno,le unghie dell'idiosincrasiaaggiungono un sorso di paura alle piume cadute..Nel frattempo, la fuliggine gioca a biliardo con le cosce delle ninfe.Dalla finestra, la brezza sporca il tempio dell'immagine;nelle lenzuola, il brodo della guerra passiva dei pori;sulla Terra, i lupi che mangiano le costole delle loro femmine;nella vertigine, l'oscillazione del pistillo che cammina sui marciapiedi del mercurio;tra i cespugli, la tranquillità del fallo degli inferi;nei fiumi, altri fiumi che navigano nella nave petrolifera;Oggi, il trambusto del gracchiare dei corvi, giocando l'erotismo sottostante,guardando nell'oscurità del poema, una parte che si è persa nella ruggine dei prati;intanto, davanti, la lama cade dalle pupille del soffitto;sanguinando, poi l'atomo poetico, guarisce le ferite della vertigine lampeggiante...La pace è solo una parola piena di veleno, è inevitabile,l'occhio del ciclone e tornado tradisce il mare e frantuma l'arca dei ciechi.Perché cerchi i vivi tra i morti? disse l'inviato dal cielo con versi di saggezza;la mela non giudica il verme..già...         
       Ricordo..che nel mio presente SONO  priva di spazio per accogliere chiunque!CHIARO?????  :@gmail.com