Dark Mood

allegra gioia... le pieinvocazioni..


         Tra i due mondi, la tregua, in cui non siamo.Scelte, dedizioni... altro suono non hannoormai che questo del giardino gramoe nobile,in cui caparbio l'ingannoche attutiva la vita resta nella morte.Nei cerchi dei sarcofaghi non fannoche mostrare la superstite sortedi gente laica le laiche iscrizioniin queste grigie pietre,cortee imponenti.Ancora di passionisfrenate senza scandalo son arsele ossadei miliardari di nazionipiù grandi; ronzano,quasi mai scomparse,le ironie dei principi, dei pederasti,i cui corpi sono nell'urne sparseinceneriti e non ancora casti.Qui il silenzio della morte è fededi un civile silenzio di uominirimastiuomini, di un tedio che nel tediodel Parco,discreto muta: e la cittàche, indifferente,lo confina in mezzoa tuguri e a chiese, empia nella pietà,vi perde il suo splendore. La sua terragrassa di ortichee di legumi dàquesti magri cipressi, questa neraumiditàche chiazza i muri intornoa smotti ghirigori di bosso,che la serarasserenando spegne in disadornisentori d'alga...quest'erbetta stentae inodora, dove violetta si sprofondal'atmosfera,con un brivido di menta,o fieno marcio, e quieta vi preludecon diurna malinconia, la spentatrepidazione della notte.Rudedi clima, dolcissimo di storia, ètra questi muri il suoloin cui trasudaaltro suolo; questo umido chericorda altro umido;e risuonano- familiari da latitudini eorizzonti dove inglesiselve coronanolaghi spersi nel cielo,tra praterieverdi come fosforici biliardi o comesmeraldi:"And O ye Fountains..." - le pieinvocazioni...      @