ti ascolto

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 Eccomi. Sapevi che alla scusa della lontananza non avrei resistito. Un modo anche questo per non chiudere del tutto...uno spiraglio per discutere ancora... di cosa? Cosa c'è ancora da dire? Non ho più fiato...non ho più parole...mi hai tolto la speranza di credere in noi. Tu dall'altra parte del mondo...per lavoro, lo stesso lavoro che ci ha tenuti lontani per anni. Ed io come una Penelope fedele, non ho mai smesso di credere che ad ogni tuo ritorno, avresti preso una decisione...avresti parlato da persona matura...avresti fatto una scelta. Sono passati 14anni...quattordici...non sono pochi...ed ora la decisione l'ho presa io...ma sei riuscito un'altra volta ad insinuarti tra le pagine del web...sei nell'aria che respiro.Ti ascolto...ma è l'ultima volta. Ormai la decisione è presa. Lui mi fa star bene... sono serena e non lo devo aspettare, c'è. Non devo chiedere, elemosinare...lui dà...il suo tempo è il mio. Forse non uscirai mai dal mio cuore...ma dalla mia testa sì...me lo devo. Troppo tempo ad aspettare mi ha incattivita, imbruttita...c'era sempre qualcos'altro...un viggio, un libro da recensire, un quotidiano al quale dedicare attenzione, un aereo da prendere, un fusorario da smaltire. Forse è meglio che lasciamo stare anche questo ora...un monitor che ci unisce ancora...forse è meglio ricordare i momenti belli...eh sì ce ne sono stati...forse è meglio che mi cerchi là...tra le pagine di un libro, dove mi hai dimenticata.