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astrazione


in omaggio alla fatica, ci sono dei pensieri , delle riflessioni, messe in questo blog, che più di altre ci rappresentano, quello del guado è di sicuro la trasposizione letteraria di me stesso e del mio vagare, camminare nell'acqua è più faticoso che sulla terra ferma, non avere pietre dove sedersi o alberi a cui appoggiarsi, ti obbliga ad una tensione costante e soprattutto più a lungo di quanto credevi di poter sopportare, quando cammini sulla riva una spiaggetta ti puo far sorridere contento, una panca di legno intorno ad un tavolo nel bel mezzo di una radura e all'ombra di un salice, ti conquista, ma se tutto questo ti appare sun una lingua di terra che affiora in mezzo al fiume che stai guadando,la tua gioia s'inerpica veloce al di la di ogni aspettativa, una tappa, un luogo al sicuro dalle correnti contro cui combatti, puoi anche addormentarti tranquillo o rotolarti nella sabbia, ti senti felice e anche la fatica fatta fin lì diventa appagamento ed orgoglio, e si guarda l'altro tratto da attraversare con aria di sfida e la sensazione che potrebbe anche essere bella questa traversata, ma se non ci fosse stata quell'isola?, quanto avremmo potuto resistere? .  Alla mia isola , perno e bilancia della mia estenuante traversata.